Bosa e l'Oristanese epicentro del maltempo che ha sferzato la Sardegna, soprattutto nei settori centro occidentali, con nubifragi, trombe d'aria spinte dal maestrale che soffiia con punte di 100 chilometri all'ora, allagamenti nei centri urbani, caduta di alberi e pali della luce. La situazione sta tornando lentamente alla normalità.
Occhi puntati su Bosa dopo l'esondazione del Temo. Il fiume questa mattina è arrivato a scaricare in mare 383 metri cubi di acqua al secondo, ora viaggia su 128 mc/sec. Rientrate nella casa di accoglienza per anziani le sei persone con ridotta mobilità che erano state allontanate precauzionalmente dalla struttura troppo vicina al fiume.
"Siamo impegnati da ieri notte con tanti volontari, con la squadre di Forestas e con i vigili del fuoco soprattutto nella zona nord occidentale dell'Isola - spiega all'ANSA il direttore della Protezione Civile regionale Antonio Belloi - ci sono state situazioni molto critiche, come nel caso di Bosa, che proprio per l'allerta diramata per tempo, con l'attivazione di tutto l'apparato di emergenza, e per la responsabilità dei cittadini non si sono trasformate in tragedia". Nel frattempo, è stata declassata da rossa a gialla l'allerta meteo valida fino alla mezzanotte. Le zone interessate sono Iglesiente, Montevecchio Pischinappiu, Tirso e Logudoro, cioè nella Sardegna centrale e occidentale dove si sono registrate le maggiori precipitazioni.
SCUOLE CHIUSE - Niente lezioni in classe per molti studenti sardi a causa del maltempo. Ordinanze di chiusura della scuole sono state firmate dai sindaci di Oristano, Bosa, Terralba, Uras, Arborea, San Nicolò d'Arcidano, ma anche quelli di Alghero e Bortigali. Il primo cittadino di Bosa, Piero Franco Casula, ha inoltre emanato un'ordinanza che vieta di soggiornare ai piani bassi delle abitazioni delle aree a rischio. Frane e smottamenti segnali a Montestra. Ad Assolo invece, dove si è verificato un black out elettrico, è stato installato un gruppo elettrogeno in casa di una donna che ha necessità del respiratore automatico collegato alla rete.
CROLLA TETTO CASA A TORRE GRANDE - Le forti raffiche di vento che superano i 50 km/h nell'Oristanese hanno scoperchiato una casa di quattro piani nella borgata marina di Torregrande a Oristano. Il tetto è crollato ma non si registrano feriti. Sul posto stanno operando, per mettere in sicurezza l'edificio, i vigili del fuoco con una squadra e un'autoscala. Altri interventi sono in corso in tutta la provincia. Nel frattempo sembra stia migliorando la situazione a Bosa, dove il fiume Temo ha esondato, mettendo in pericolo la parte bassa della città e il centro storico. Il livello dell'acqua viene costantemente monitorato ed è attivo il Coc presieduto dal sindaco.
65 INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO - Sono circa sessantacinque le richieste di intervento arrivate al Comando Vigili del fuoco di Oristano dalla mezzanotte di oggi. Circa cinquanta gli interventi svolti soprattutto per alberi e pali pericolanti che in diversi casi ostacolavano la sede stradale, di cui uno anche sulla SS 131 in direzione Cagliari all'altezza del comune di Norbello. Qualche albero è caduto su vetture in sosta, mentre si sta ancora operando su allagamenti e messa in sicurezza di parti pericolanti di elementi costruttivi: non risultano feriti. Le sei squadre impegnate in particolare nei comuni Terralba, Arborea, Cabras, Oristano, Cuglieri e Bosa. Attualmente una ventina gli interventi ancora da evadere.
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