Potrebbero restare solo due gli indagati per il crollo della palazzina a due piani dell'Università di Cagliari che ospitava la facoltà di Lingue nel polo umanistico di Sa Duchessa. L'edificio aveva ceduto nella notte del 18 ottobre, per fortuna senza causare feriti: gli studenti infatti avevano lasciato l'ar a già da qualche ora con la fine delle lezioni.
La procura di Cagliari - secondo quanto riferiscono i quotidiani sardi - dopo la consulenza tecnica affidata all'ingegnere strutturista Cristina Onnis, ha infatti chiesto al Gip l'archiviazione per il rettore dell'Ateneo, Francesco Mola, e per altri otto: il direttore generale Aldo Urru, la dirigente del settore manutenzioni, investimenti e impianti Antonella Sanna e il tecnico nello stesso ufficio Agostino Zirulia, il direttore di settore Roberto Barreri e i responsabili delle imprese private Alberto Mancosu, Paolo Mancosu, Fabio Vacca e Pier Paolo Cugurra.
Nel registro degli indagati, con l'ipotesi di per crollo colposo di edificio e disastro colposo, restano così solo Antonio Pillai, dirigente dell'Ateneo, e il geometra Bruno Concas, direttore dei lavori eseguiti nel 2012 e nel 2019. E proprio su quei lavori si è concentrata la relazione tecnica disposta dal pm Giangiacomo Pilia: Il solaio dell'ex aula magna della Facoltà di Geologia di Cagliari, sarebbe stato sovraccarico per il peso dei condizionatori dopo i lavori fatti proprio nel 2012 per posizionare l'impianto.
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