I 115 milioni di euro che
risultavano mancare nella prossima programmazione della politica
agricola dell'Ue 2023-2027, rispetto alla precedente, saranno
inseriti nella manovra finanziaria che la giunta si prepara ad
approvare. Lo ha annunciato oggi la neo assessora
dell'Agricoltura Valeria Satta durante un incontro convocato con
una delegazione dei pastori senza bandiera.
Gli allevatori possono intanto esultare: "Avevamo ragione
quando dicevamo che le tabelle erano a noi sfavorevoli -
commenta Fabio Pisu, uno dei portavoce dei pastori - la
ripartizione si è basata su nuovi criteri rispetto a quelli
della programmazione 2014-2020 (cosiddetti 'criteri storici'),
questi 'nuovi criteri' hanno generato una evidente riduzione di
fondi per alcune Regioni come la Sardegna". Si tratta di 115
milioni per il totale del quinquennio, circa 23 milioni l'anno.
I pastori ricordano che nel periodo 2014- 2020 la Sardegna si
collocava all'interno dell'obiettivo Transizione, mentre nel
periodo 2023/2027 la stessa è rientrata nell'obiettivo
Convergenza - spiegano -. Pertanto, non è giustificabile il
fatto che, rientrando tra le Regioni con un PIL pro capite
inferiore al 75% della media europea, la Sardegna abbia
percepito meno risorse e che i criteri di ripartizione
utilizzati non rispecchiano le effettive esigenze territoriali
rurali".
"Siamo finalmente riusciti ad avere un confronto costruttivo
con la nuova assessora, a differenza di quanto era accaduto sino
ad ora - conclude Pisu -, speriamo che l'annuncio dell'assessora
trovi conferma e che i 115 milioni vengano davvero inseriti nel
bilancio regionale, altrimenti qualcuno dovrà assumersi la
responsabilità di dire perché non sono state previste".
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