Massima attenzione alla gestione
dei fondi del Pnrr. E poi contrasto alle frodi sui crediti
d'imposta in tema di bonus e superbonus. Nel bilancio sardo
delle operazioni della Guardia di finanza anche crediti non
spettanti scoperti a Olbia per il superbonus per 11 milioni di
euro. A Oristano un analogo intervento ha smascherato condotte
illeciti per un totale di 5 milioni di euro.
Sono alcuni dei punti chiave delle strategie della Guardia di
finanza sottolineate durante la visita in Sardegna, alla caserma
Satta di Cagliari, del comandante interregionale dell'Italia
centrale Bruno Buratti. E si continuerà nella lotta a evasione
fiscale, frodi carosello, usura, riciclaggio.
Sotto la lente delle Fiamme gialle le imprese cosiddette apri e
chiudi, le intestazioni di partite Iva a prestanome. E ancora:
tra le missioni della Gdf anche la battaglia ai prodotti
contraffatti e insicuri, l'infiltrazione nel tessuto produttivo
da parte della criminalità organizzata. "Congiuntura non facile
- ha detto Buratti riassumendo anche i contenuti di un incontro
con i comandanti locali - a maggior ragione il nostro ruolo è
quello di garantire che il sistema economico non sia attaccato
da chi delinque e danneggia le persone e le aziende oneste".
Un fenomeno che sta emergendo anche in Sardegna è quello delle
partite Iva apri e chiudi. "Un sistema per sottrarsi poi ai
controlli - ha detto - legati alle false fatturazioni, con una
catena che spesso parte fuori dai confini e approda nel nostro
Paese con grave danno al mercato del made in Italy".
Buratti ha anche citato il caso del pecorino sardo "taroccato".
La chiave? "La tempestività", ha concluso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA