Al via da giovedì 5 gennaio, anche in Sardegna, la stagione dei saldi invernali. Le promozioni andranno avanti per due mesi. Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio, nell'Isola ci sarà un giro d'affari di 62 milioni di euro, la metà (32,8 mln) nel sud Sardegna.
Lo shopping interesserà 292mila famiglie circa in tutta la regione, nel sud 155mila. Mediamente una famiglia (che conta 2,25 componenti, 2,3 a livello nazionale) spenderà circa 212 euro (dato inferiore rispetto a quello nazionale che arriva a 304 euro). La spesa per ogni sardo sarà di 94 euro (96 nel sud Sardegna e 133 a livello nazionale).
"L'aumento del costo delle materie prime preoccupa i commercianti", spiega il direttore di Confcommercio Sud Sardegna Giuseppe Scura, "tuttavia gli esercenti auspicano che possa arrivare una stabilità o un aumento delle vendite promozionali rispetto allo scorso anno. Le previsioni ci dicono che tornano gli acquisti nelle botteghe di quartiere e maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe e accessori saranno più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell'inflazione".
Le regole per il corretto acquisto degli articoli in saldo. Per i cambi la possibilità di sostituire il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme.
In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore, però, è tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per la prova dei capi non c'è obbligo, tutto è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Le carte di credito - spiega Confcommercio - devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. È sempre obbligatorio per il negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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