L'alta Baronia potrebbe disporre di
un altro bacino di accumulo idrico per scongiurare la siccità,
attraverso la costruzione di un nuovo sbarramento. È quanto
sostiene il Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale,
attraverso il suo presidente Ambrogio Guiso, che sottolinea
l'assoluta necessità per il territorio di ulteriori accumuli
idrici.
"Per la valle del fiume Posada è necessario un secondo invaso
oltre a quello già esistente del Maccheronis. Una necessità che
emerge ora drammaticamente - spiega Ambrogio Guiso - ma che in
realtà è stata evidenziata da oltre cinquant'anni, da quando si
iniziarono le progettazioni degli invasi esistenti e si calcolò
il fabbisogno idrico del territorio. Ad affiancare il bacino del
Maccheronis, con i suoi attuali 22 milioni di metri cubi di
portata, nei cassetti della Regione e del nostro Consorzio di
Bonifica Centrale, c'è un altro progetto, con tanto di studi di
fattibilità geologica e progettazioni tecniche: si tratta
dell'invaso di Abba Luchente, un bacino che nascerebbe nella
omonima valle, dove si incontrano il fiume Posada con il Rio
Mannu che scorre da Bitti, a monte dell'invaso di Maccheronis".
"Vogliamo riprendere quel discorso - prosegue Guiso - e
rimettere mano a quel progetto per il quale la Regione finanziò
studi di fattibilità e progettazioni. Non è una semplice
proposta la nostra, ma la necessità di riprendere un discorso
con gli altri enti preposti, che ci porti in tempi brevi a dei
risultati, anche alla luce delle risorse messe a disposizione
del Governo con il Pnrr".
Il bacino che nascerebbe in località Punta Abba Luchente
potrebbe avere una capacità di 60 milioni di metri cubi d'acqua,
di molto superiore quindi al bacino di Maccheronis che dispone
di una capacità di 22 milioni. Nel 1991 furono eseguite indagini
geognostiche, geofisiche, rilievi aerofotogrammetrici,
consulenze ingegneristiche e geologiche. Nel 1998 venne
elaborato un progetto preliminare che nel 2002 fu utilizzato per
procedere alla progettazione definitiva per uno sbarramento a
gravità con un'altezza di 64 metri nella stretta di Abba
Luchente che avrebbe potuto servire un territorio di 550 kmq tra
i territori di Galtellì, Irgoli, Loculi, Onanì, Onifai, Orosei,
Posada, Siniscola, Torpè, Lodè.
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