Unica scuola superiore di lingue orientali in Sardegna e tra le poche in Italia, l'istituto Alberti di Cagliari celebra il 3 febbraio il Capodanno cinese. Una festa di colori, danze, cultura e sapori. Quelli della cucina cinese più tipica e autentica, legata a particolari ricorrenze. Con pietanze colorate, gustose, benaugurali. La cena al ristorante Jin Qiu, in via Sonnino, mentre la giornata partirà alle 15 tra gli spazi del liceo cagliaritano, sede di via Ravenna, con un incontro sul tema "tradizioni e curiosità". Alle 16 spazio alle spettacolari coreografie della danza del leone del dragone con gli allievi dell'Accademia di discipline orientali di Cagliari guidata dal maestro Giancarlo Manca.
Il menu propone una serie di piatti simbolici. Un universo gastronomico affascinante che rimanda a un'antica cultura orientale. Ogni portata ha infatti un significato: Spaghetti di lunga vita, lungh appunto, a simboleggiare la longevità, ma "non può mancare il pesce, che in cinese si dice yu, stesso suono del termine abbondanza - racconta la docente e sinologa Maria Chiara Sini - Si gusteranno poi gli gnocchi, niangao, come il suono che indica ogni anno sempre migliore". Completano la cena arachidi salate e tostate, panini dolci a forma di coniglio e i veri involtini primavera, non fritti, oltre a crepes fresche che si farciscono al momento.
"L'Alberti è luogo dell'apertura e dell'incontro culturale per eccellenza - sottolinea la prof - Con questa ricorrenza vogliamo dare un segnale in tal senso. Alla presenza dei rappresentanti della comunità cinese, genitori e alunni, salutiamo l'anno del coniglio che inaugura un periodo di pace e prosperità. E ci auguriamo che sia esattamente così".
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