I boschi e la macchia
mediterranea della Sardegna tornano a vivere dopo la
devastazione degli incendi. Sono le aree di Scano di Montiferro,
uno dei luoghi simbolo dei grandi incendi del 2021, e la pineta
del Sinnai le prime due aree selezionate da Ichnusa, Legambiente
e AzzeroCO2 per dare il via all'iniziativa "Il Nostro Impegno".
In questi giorni sono state messe a dimora 3000 piante a
Scano di Montiferro e a breve partiranno le piantumazioni di
altre 1000 piante a Sinnai, con l'obiettivo di ripristinare la
natura ferita dagli incendi e preservare la biodiversità del
territorio sardo. Si tratta della prima fase di un progetto che
mira, in tre anni, a riqualificare sei aree dell'Isola colpite
da incendi e dissesto idrogeologico con la messa a dimora e la
manutenzione di 10mila piante. "Il nostro Impegno" nasce da
un'importante premessa: in Sardegna boschi e foreste coprono
circa il 40% della superficie totale, 900mila ettari, la metà
dei quali costituita da macchia mediterranea, che rendono la
Sardegna una delle regioni più "verdi" d'Italia.
Eppure, per l'effetto combinato di incendi e pressione
antropica secolare, il suolo si è gradualmente impoverito,
"indebolendo" i boschi. Secondo le stime del Corpo forestale,
infatti, negli ultimi 30 anni sono stati registrati circa 2500
incendi a stagione, che hanno colpito 2-3mila ettari di bosco.
Un'incidenza che mette a rischio questo patrimonio dal valore
inestimabile. Proprio per cercare di preservare il patrimonio
boschivo della Sardegna e nel tentativo di riportarlo al suo
antico splendore, il Birrificio Ichnusa di Assemini è sceso in
campo per dare un contributo concreto al territorio. Grazie a
partner come AzzeroCO2 e Legambiente, è stato portato per la
prima volta in Sardegna Mosaico Verde, inserendo l'Isola nella
mappa della più grande Campagna nazionale per la forestazione di
aree urbane ed extraurbane e la tutela di boschi. "È emozionante
vedere rinascere la natura della Sardegna, piantare un albero è
l'inizio di un percorso in divenire, un vero investimento sul
futuro", afferma Matteo Borocci, direttore del Birrificio
Ichnusa.
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