Il Cipnes Gallura è il consorzio industriale provinciale di Olbia. Fondato nel 1963 come nucleo per l'industrializzazione della città, ha infrastrutturato l'area di sviluppo di Olbia che si estende su 700 ettari e ha favorito l'arrivo di investitori e sostenuto il potenziamento delle imprese presenti.
Nel corso dei decenni, il Cipnes ha acquisito nuove funzioni, come il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani dei comuni della Gallura, e ha sviluppato nuove iniziative di carattere economico e sociale, come la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e il riutilizzo delle piante espiantate dai lotti produttivi. Oggi il distretto produttivo del Cipnes a Olbia ospita oltre 500 aziende, per un fatturato complessivo intorno agli 800 milioni di euro.
Interpretando il nuovo corso dei consorzi industriali, il Cipnes ha riposizionato la sua mission istituzionale come agenzia di marketing territoriale a Olbia e in Gallura. Il suo obiettivo è quello di promuovere e sviluppare l'economia attraverso l'implementazione di progetti volti a stimolare la crescita delle imprese e l'attrazione di nuovi investimenti. Tra i progetti strategici del Cipnes al primo posto vi è la creazione del distretto della nautica a Olbia, un distretto industriale che rafforzi e sviluppi ulteriormente la produzione e la commercializzazione di prodotti e servizi per la nautica.
La Sardegna, del resto, è una delle principali destinazioni per la nautica. L'Isola ha 17.469 posti barca ed è la terza Regione italiana per numero. In particolare la Gallura, che rappresenta il 10% del territorio sardo, ha 6.786 posti barca e rappresenta il 38,8% del numero totale dei posti barca dell'Isola. Non solo. La Gallura ha 317 posti per maxi, super e giga yacht e rappresenta il 61,% dei posti barca totali della Sardegna (514) per questo segmento di alta gamma. Il Comune di Olbia è quello con il maggior numero di posti barca (2.441) seguito da Arzachena (700). Le imprese del settore della nautica generano ricavi nella Gallura marittima per 225 milioni e, questo territorio, è al primo posto in Italia per occupati nell'Economia del mare (16,8% del totale) e il secondo per valore aggiunto (13,9%), come dicono i dati di Unioncamere.
Interesse massimo è rivolto poi ad attrarre nuovi investimenti con la Zes, la zona economica speciale di Olbia che offre vantaggi fiscali e infrastrutture speciali per attirare nuovi investimenti e sviluppare tecnologicamente le imprese con il Polo per l'innovazione tecnologica, oltre a promuovere le eccellenze dell'agrifood e i territori turistici della Sardegna con Insula.
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