In una nota Glencore e Li-Cycle, leader nel settore del recupero delle risorse delle batterie agli ioni di litio e già partner della multinazionale svizzera dal maggio 2022, annunciano uno studio congiunto per lo sviluppo di un Recycling Hub* a livello europeo grazie alla riconversione di un impianto metallurgico già esistente di proprietà Glencore a Portovesme, "che diventerà la più grande fonte in Europa di litio riciclato di qualità per batterie, nonché di nichel e cobalto riciclati".
L'ufficializzazione dello studio di riconversione produttiva dello stabilimento arriva a pochi giorni dal previsto gruppo di lavoro che, il 17 al Mimit, dovrà discutere proprio del futuro sviluppo del sito industriale dopo lo stop alla linea del piombo "È prevista la creazione della prima soluzione Europea a ciclo completamente chiuso da fonti di materia prima da batterie al litio fino ad arrivare ai prodotti di qualità per batterie; sarebbe la più grande fonte di litio riciclato di qualità per batterie, nonché di nichel e cobalto riciclati, in Europa Si stima una capacità di lavorazione del nuovo Hub tra le 50'000-70'000 tonnellate di Black mass all'anno - spiega il comunicato della multinazionale svizzera - Lo studio di fattibilità definitivo inizierà a metà del 2023 e si avvarrà della tecnologia all'avanguardia di Li-Cycle ed il vantaggio di essere i primi in Europa Una tempistica accelerata grazie al riutilizzo di parte degli impianti di Glencore già esistenti a Portovesme, in Italia".
Siglata anche una lettera di intenti "per valutare congiuntamente la fattibilità e il successivo sviluppo di un impianto Hub a Portovesme", che produrrà materie prime critiche per le batterie, tra cui nichel, cobalto e litio, a partire dal contenuto delle batterie esauste. "L'Hub di Portovesme si avvarrà della tecnologia idrometallurgica all'avanguardia di Li-Cycle e costituirà il più grande impianto di fabbricazione di prodotti sostenibili per batterie in Europa".
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