Una favola moderna per un omaggio alla Dea Madre, emblema della natura rigeneratrice. Si ispira agli studi e alla visione dell'archeologa Marija Gimbutas sull'antichissimo archetipo femminile "Bacio alla terra", film d'esordio alla regia di Giulia Clarkson, scrittrice e giornalista cagliaritana, che lo firma assieme a Grazia Dentoni, attrice, regista teatrale e video maker.
Girato lo scorso giugno nel sud e centro Sardegna, tra Quartu Sant'Elena, Seulo e Pimentel, il corto di 30 minuti è prodotto dall'associazione culturale Ananché e indaga sul senso della sacralità della vita legata al mondo femminile, sulla relazione madre-figlia e la conquista dell'autonomia e della pienezza. In un continuo dialogo tra il presente e passato, come un'eco risuona la voce delle antenate, "prendono per mano" la protagonista della storia per condurla verso la sua rinascita.
"Un lavoro di ricerca di un'armonia intorno a cui percepire il senso della sacralità della vita. Partiamo dal mito per svelare, nel profondo dell'esistenza, le dinamiche che impediscono di intravedere luce e positività nel futuro - racconta Giulia Clarkson - Con Maria Gimbutas ci siamo rifatte anche al Libro Rosso di Jung per mettere in luce i condizionamenti che tengono ancorati al passato e impediscono il fluire di buone energie". Il docufilm prosegue il lavoro di sperimentazione teatrale portato avanti da dieci anni da Grazia Dentoni con le donne di diversi territori della Sardegna e di diverse generazioni: Matrilineare. "Il trait d'union - spiega la regista - è rappresentato da Elena Faa, che a 90 anni si è inoltrata tra gli affascinanti sentieri dei monti di Seulo per partecipare al laboratorio teatrale preparatorio al film".
La trama: Eulalia, interpretata da Rose Aste, è addetta alle pulizia di una veleria. La sua monotonia sarà spezzata da un evento straordinario che dà il via a una esperienza di ricongiungimento con il sé più profondo. Con Aste nel cast le attrici Violeta Ibanez, Virginia Viviano, la stessa Grazia Dentoni e poi Elisabetta Cadeddu, Maria Lorena Carta, Elena Faa, Elisabetta Mulas, Natalina Mulas, Cinzia Murgia e Valeria Carta e Marcello Cogoni. La direzione della fotografia è firmata da Giulia Camba, il montaggio e gli aggiustamenti del colore da Alonso Crespo.
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