Gran pienone e applausi a scena
aperta ieri sera al Teatro Lirico di Cagliari per La Traviata
con la direzione di Beatrice Venezi.
Il pubblico, numeroso come non si vedeva da tempo, è stato
accolto con il tappeto rosso steso davanti all'ingresso. In
platea anche il sindaco Paolo Truzzu e l'assessore regionale al
Turismo Gianni Chessa. Un immenso specchio come fondale, per il
dramma di Violetta: la storia della bellissima cortigiana, che
rinuncia agli agi e alle feste per amore, poi sacrifica la
propria felicità e perisce tra le braccia dell'amato, rivive
sulla scena del Lirico nella storica versione del compianto
Josef Svoboda.
Un'invenzione scenografica che offre una differente
prospettiva, oltre le apparenze e l'allegria mondana, per una
"Traviata" quasi in chiave di sogno, "in una sintonia tra musica
e immagini", come sottolinea il regista Henning Brockhaus: una
serie di tableaux vivants rappresentano l'animazione notturna, a
contrasto con la quiete campestre del rifugio degli innamorati,
e la solitudine dell'ultima scena. "Così, sotto una lama di
luce, può scorrere la storia di Violetta - spiegava Svoboda -
possiamo, forse, sfogliarla come un grande album di immagini
dipinte".
Nel finale lo specchio riflette il pubblico e l'orchestra,
quasi chiamandoli a testimoni delle note finali della tragedia.
L'impianto scenico è ripreso da Benito Leonori, costumi di
Giancarlo Colis, coreografia di Valentina Escobar. La "Traviata"
degli specchi, già applaudita al Lirico nel 2000, è andata in
scena tra gli applausi e i ripetuti "brava" rivolti in primis
alla protagonista Gilda Fiume. E' un piacere ammirare nuovamente
le qualità vocali del soprano che a Cagliari, dopo "La
Sonnambula" di Bellini, interpreta il ruolo di Violetta col suo
timbro morbido e suadente, incarnando nelle diverse sfumature i
sentimenti della scandalosa eroina verdiana.
Leon Kim, Giorgio Germont, è un baritono dall'elegante
presenza scenica. Applausi anche per il tenore Riccardo Della
Sciucca, nei panni di Alfredo. Buona la direzione di Beatrice
Venezi che con equilibrio alla guida di orchestra e coro ha
restituito i colori cangianti dell'opera, tra splendide arie e
celebri duetti, accanto a suggestive pagine corali. Ottima prova
di coro, preparato da Giovanni Andreoli, e orchestra.
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