L'iniziativa del prefetto di Nuoro
Giancarlo Dionisi sul controllo della spiaggia di Cala Luna, in
attesa di una circolare che imporrà un numero massimo di 500
presenze, ha il plauso degli ambientalisti.
"Le calette del Golfo di Orosei da anni soffrono una
pesantissima antropizzazione estiva - sostiene il Gruppo di
intervento giuridico - frutto di una spasmodica ricerca avida
del massimo profitto realizzabile da beni ambientali tanto
delicati quanto in via di progressivo degrado".
"Gli operatori economici del trasporto marittimo ogliastrino
- afferma Stefano Deliperi, portavoce del Grig - non vogliono
rendersi conto che stanno progressivamente ammazzando quei beni
ambientali che costituiscono la fondamentale attrattiva del
Golfo di Orosei. Dopo aver fatto fuori la foca monaca,
continuando così, con squisito autolesionismo, faranno fuori
anche il loro reddito. Il numero chiuso di presenze giornaliere
è assolutamente necessario per preservare ambienti litoranei
unici e irripetibili".
"La Regione autonoma della Sardegna, attualmente guidata da
una delle più incapaci amministrazioni della storia
autonomistica - attacca Deliperi - ha abdicato al ruolo della
tutela e i Comuni, assediati da imprenditori miopi, non riescono
a gestire correttamente i propri beni ambientali. Quando non si
verificano i consueti esempi di campanilismo, i sindaci che
provano a porre un minimo di regole, magari tardive, finiscono
per essere pressati se non minacciati, come la sindaca di
Dorgali Angela Testone. In via emergenziale l'intervento del
prefetto di Nuoro è un fatto positivo, ma ci chiediamo se questa
collettività regionale sia realmente in grado di difendere il
proprio straordinario e unico patrimonio ambientale".
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