Una caletta intima nel golfo di Orosei, sulla costa centro-orientale della Sardegna, sito di interesse comunitario con la spiaggia a numero chiuso per tutelare il fragile equilibrio del litorale. Una tranquilla mattinata di agosto per i mille bagnanti che hanno avuto la fortuna di approdare via mare o via terra, lungo un sentiero di sei chilometri, a Cala Mariolu, su una delle più belle spiagge dell'Isola: sassolini bianchi e rosa e un mare limpido, azzurro e blu.
Poi arriva Metroman, al secolo Nicolò Modica, un artista di strada noto per suonare nelle metro di Roma e Milano ma che dall'inizio dell'estate è in tour tra le spiagge sarde più rinomate: sulle spalle una cassa, in mano un microfono e parte la musica a palla. In genere le sue performance sono gradite: la gente balla, si diverte, qualcuno canta insieme a lui.
Ma a Cala Mariuolo non è andata così. Quel "Sarà perchè ti amo" dei Ricchi dei Poveri sparata a tutto volume sulla riva non è proprio piaciuta. Sarà il vigilantes del litorale di Banuei a mettere fine all'improvvisata esibizione di Metroman: lui, già cacciato nei giorni scorsi da Porto Cervo, non protesta, spegne la musica e se ne va mesto dalla spiaggia. Una scena troppo invitante per non essere ripresa dai telefonini di alcuni bagnanti. Metroman fa suoi i video e li posta nei proprio profili social incassando una valanga di reazioni e visualizzazioni.
La querelle finirà con un invito del sindaco di Baunei, Stefano Monni, a prendere un caffè con l'artista di strada. "Sì ci siamo sentiti - racconta all'ANSA Metroman - mi ha spiegato la nocività delle emissioni acustiche per i volatili che abitano le scogliere della cala. Ho capito e ci siamo chiariti. Non conoscendo questo aspetto, volevo semplicemente fare una canzone, promuovere la Sardegna, pensavo di fare una cosa gradita. Ma va bene così. Viva la Sardegna, viva la musica". Il sindaco getta acqua sul fuoco: "I baunesi, i sardi, non cacciano nessuno, però pretendono rispetto dei luoghi, di chi li frequenta e di chi li abita", chiarisce Monni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA