Un carcere senza guida e con un
deficit ormai cronico di almeno 100 agenti. È l'istituto di
Bancali, a Sassari, al centro di una nuova protesta della
polizia penitenziaria che questa mattina è scesa in piazza
d'Italia, davanti alla sede della Prefettura, per un sit-in nel
quale chiedono soluzioni urgenti contro una situazione sempre
più a rischio.
La manifestazione, organizzata dalle sigle sindacali Sappe,
UilPa PP e Uspp, intende denunciare ancora una volta le gravi
falle all'interno della casa circondariale. "Il carcere di
Bancali è l'emblema della gestione miope del sistema carcerario
della Sardegna - attaccano i segretari regionali dei tre
sindacati, Luca Fais (Sappe), Michele Cireddu (Uil Pa Pp) e
Alessandro Cara (Uspp) - Da tempo ormai immemorabile denunciamo
le carenze dell'organizzazione. Da anni il direttore e il
comandante sono reggenti, nominati di volta in volta a tempo
determinato, trascinando nel tempo una situazione diventata
sempre più ingestibile", sottolineano i segretari.
"Il personale continua a lavorare nel caos più totale. Le
violazioni amministrative sono ormai all'ordine del giorno e
sono state vane le segnalazioni dei rappresentanti dei
lavoratori", segnalano le sigle.
La mancanza di agenti è una delle tante note dolenti. "La
carenza organica di polizia penitenziaria ha raggiunto
percentuali elevate - confermano i sindacati - sono infatti
circa 100 gli agenti mancanti rispetto alla tabella organica
ministeriale, fatto gravissimo per un istituto dove sono
presenti detenuti al 41 bis, alta sicurezza e media sicurezza,
di cui numerosissimi con problemi psichiatrici gravi".
I rappresentanti delle sigle hanno chiesto un incontro alla
prefetta Paola Dessì per affrontare nel dettaglia la situazione
di Bancali e individuare le possibili soluzioni.
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