Cinque focolai di Blue tongue (il
morbo della Lingua blu), sono stati accertati in Ogliastra
dall'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del
Molise di Teramo, centro di referenza nazionale per la febbre
catarrale degli ovini.
Il virus è stato riscontrato in due allevamenti a Tortolì, un
allevamento nel comune di Ilbono e altri due allevamenti nel
territorio di Bari Sardo per complessivi 121 capi infetti.
Il virus non si manifestava da circa due anni nel territorio
- l'ultimo caso risale all'ottobre 2021 - e la Asl Ogliastra ha
subito adottato tutti i provvedimenti previsti dalla normativa
vigente per evitare la diffusione della malattia. "I dati che
abbiamo a disposizione indicano che si tratta di un'epidemia
molto debole - rassicura Dino Garau, direttore della struttura
complessa di Sanità Animale della Asl Ogliastra - a fronte di
1902 ovini, abbiamo avuto 121 casi. Non c'è nessuna emergenza,
ma una situazione sotto controllo anche grazie all'efficace
campagna di vaccinazione che abbiamo portato avanti negli ultimi
anni nel nostro territorio".
La struttura complessa di Sanità Animale ha istituito una
"zona di sorveglianza" che interessa i comuni di Lotzorai,
Girasole, Tortolì, Elini, Ilbono, Bari Sardo, Loceri, Lanusei,
Gairo, Osini, Cardedu e Tertenia. "Un'area - spiega Garau -
dove la movimentazione degli animali sarà consentita a
condizione che il bestiame venga prima sottoposto ad una visita
veterinaria".
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