Si è costituito questa mattina nel
comando provinciale dei carabinieri di Nuoro, Paolo Sale,
l'allevatore di 44 anni di Orgosolo sfuggito al blitz del Ros
che la scorsa settimana ha smantellato in Sardegna una presunta
associazione di stampo mafioso con intrecci tra criminilità e
istituzioni. Sale era finito nell'ordinanza del gip del
tribunale di Cagliari, destinatario di un provvedimento agli
arresti domiciliari, ma si era reso subito irreperibile.
Secondo l'accusa, l'orgolese avrebbe avuto un ruolo come
fiancheggiatore di Granziano Mesina, l'ex primula rossa del
banditismo sardo rimasto a lungo latitante nell'Isola. A Sale -
difeso dall'avvocato Rinaldo Lai - viene attributita una
collaborazione attiva durante gli spostamenti di Mesina dal
comune di Bono a quello di Desulo, il 16 settembre del 2021,
"tenendo i contatti con gli appartenenti alla famiglia Gioi di
Desulo, ai quali il latitante era stato affidato", si legge in
un passaggio delle 407 pagine dell'ordinanza.
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