/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nadia Ghulam, 'io donna afghana e la bugia che mi ha salvato'

Nadia Ghulam, 'io donna afghana e la bugia che mi ha salvato'

A Cagliari la scrittrice-attivista con la sua storia di coraggio

CAGLIARI, 02 ottobre 2023, 19:20

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

I venti di guerra non hanno spento l'eco della sua voce, forte, necessaria. Quella di Nadia Ghulam, scrittrice e attivista afghana è una storia di coraggio, diritti negati, impegno per costruire ponti di pace. L'ha raccontata questo pomeriggio a Cagliari, in un incontro coordinato dalla giornalista Daniela Pinna, di Giulia Giornaliste Sardegna, per presentare il suo libro "Il segreto del mio turbante - Storia vera di una ragazza afgana e della bugia che le ha salvato la vita", scritto assieme a Agnès Rotger.
    Nata a Kabul nel 1985, Nadia Ghulam dall'età di 11 anni ha assunto l'identità del fratello morto per poter lavorare e provvedere alla sua famiglia. "Uno stratagemma inventato per necessità, poiché alle donne non era consentito, e nemmeno ora lo è, di lavorare. Questa soluzione mi ha permesso di aiutare la mia famiglia nel paese dove le donne comunicano con lo sguardo, sono escluse dalla società, private di ogni diritto, a partire da quello dell'istruzione, veicolo per la creazione di un mondo inclusivo, solidale, pacifico", spiega la scrittrice all'ANSA.
    Nel 2006, con l'aiuto di una ong, Ghulam si è trasferita in Catalogna, dove ha conseguito due lauree. "Nel paese che mi ha accolto - racconta - ho dato vita alla ong Ponts per la Pau - Ponti per la pace che offre corsi di lingua per i migranti in Catalogna e assistenza pedagogica agli alunni delle scuole in Afghanistan".
    Domani mattina Nadia Ghulam è attesa a Vienna al Parlamento austriaco. Il 6 ottobre in Catalogna le verrà assegnato un riconoscimento come promotrice di pace da parte del Centre le lettura catalana. "Dedicherò il premio - annuncia - alle bambine e alle ragazze afghane private della libertà e che faticano per avere un'istruzione. Grazie a Ponts per la Pau 450 ragazze stanno studiando nel mio paese". Una storia che porta con sè tante storie di diritti negati. "Ricordando, come sottolinea Agnès Rotger, che le donne, le bambine, le persone in Afghanistan come in Catalogna e in Sardegna hanno gli stessi sentimenti, gli stessi sogni", chiarisce la scrittrice attivista.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza