Celebrata a Cagliari la prima
Conferenza della lingua sarda e delle lingue minoritarie -
sardu, català de l'Aguer, gadduresu, sassaresu, tabarchin -
prevista per legge regionale nel 2018.
"Si passa da una fase teorica legislativa finalmente a una
fase attuativa - ha sottolineato in apertura dei lavori,
l'assessore regionale della Pubblica istruzione, Andrea
Biancareddu - portare la lingua sarda nelle scuole, portarla
negli sportelli linguistici, portarla sui media, quindi sui
giornali, sulle tv e sulle radio. Far conoscere la nostra
identità, l'identità di un popolo e anche la lingua".
Durante i lavori, focus soprattutto su tre aspetti.
L'operatività degli Sportelli linguistici territoriali, con
particolare attenzione alle ricadute in termini di servizi alla
popolazione. I progetti Imprentas, con i quali la Regione
sostiene e incentiva l'utilizzo della lingua sarda, del catalano
di Alghero, del gallurese, del sassarese e del tabarchino per la
pubblicazione di articoli in quotidiani, periodici e testate
giornalistiche on-line e la Certificazione linguistica
provvisoria C1 che ha lo scopo di avere parlanti di lingue
minoritarie in possesso di idonea certificazione linguistica.
Tra i relatori, Davith Hicks, segretario generale della Ong
Elen (European Language Equality Network). Lo scopo di Elen è
quello di rappresentare i 50 milioni di persone, il 10% della
popolazione Ue, che parlano una lingua regionale, minoritaria o
a rischio di estinzione.
L'assemblea Elen2023 si terrà a Cagliari e vi parteciperà
Fernand de Varennes, relatore speciale delle Nazioni Unite sulle
questioni inerenti alle minoranze.
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