Da Alghero a Nuoro tornano in piazza
i comitati cittadini in difesa della sanità pubblica. Dito
puntato sulle difficoltà ad accedere alle cure ma non solo:
mancano nell'isola 473 medici di medicina generale e gli
ospedali non sono da meno soprattutto quelli dei territori, in
cui da anni si assiste a una migrazione verso altri nosocomi
dell'isola e della penisola.
"Solo uniti si vince - ha detto Alessandro Rosas presidente
del coordinamento dei comitati sardi per la sanità Pubblica -
Gireremo i territori dal nord al sud della Sardegna e attraverso
i comitati denunceremo la gravi carenze del nostro sistema
sanitario in difesa della sanità pubblica". E proprio nel
capoluogo barbaricino i rappresentanti del coordinamento, il
comitato territoriale di Nuoro con 20 sigle associate,
amministratori comunali e centinaia di cittadini hanno
manifestato davanti all'ospedale San Francesco e sollevato i
temi del "degrado del sistema sanitario pubblico in Sardegna".
"Abbiamo la spesa sanitaria più alta a livello nazionale e i
parametri peggiori in termini di servizi sanitari - ha
denunciato Rosa Maria Caliandro del comitato territoriale di
Nuoro - Non c'è stata una programmazione che impedisse la
carenza di medici e assistiamo ai medici in affitto pagati 1600
euro per un turno di 12 ore, fenomeno che demotiva tutti gli
altri medici. Per non parlare degli appalti dei servizi sanitari
ai privati". "Nei distretti ospedalieri di Nuoro, che servono un
bacino di 169 mila persone, è difficilissimo curarsi - ha
spiegato Battistina Foddai dell'associazione La voce dei nuoresi
- nell'ospedale San Francesco di Nuoro mancano i medici nei
reparti salvavita, c'è un solo ecografista e nei reparti non ci
sono neanche due medici per ogni specialità allungando così
all'infinito le liste d'attesa. Va da sé che i pazienti sono
costretti a trovare soluzioni o negli altri ospedali sardi o
fuori dall'isola".
"In 30 anni i politici della Sardegna hanno distrutto
eccellenze sanitarie - ha accusato Renato Pischedda
dell'associazione Migranti per la salute - I medici scappano per
i turni massacranti e la migrazione sanitaria ha raggiunto la
cifra di 20mila persone all'anno che escono dai propri territori
per vedersi garantite le cure di base. Negli ultimi sei mesi
assistiamo a promesse elettorali miracolose mentre i nostri
servizi sanitari piangono: in Italia 1 milione di persone
all'anno vengono costrette a rivolgersi al privato e quel che è
vergognoso è che vengono indirizzate in questo senso dal sistema
sanitario pubblico".
Corteo ad Alghero dove i comitati ribadiscono: "non c'è tempo
da perdere, servono risorse e assunzioni, per archiviare la
stagione dei tagli e dei tetti di spesa e mettere al centro i
cittadini e il lavoro".
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