Prima della direzione del Pd, non
ancora fissata ma prevista entro la fine del mese, non si
riunirà il tavolo di coalizione del centrosinistra, con M5s e
forze indipendentiste e autonomiste, chiamato a prendere in
esame i nomi per la scelta del futuro candidato alla presidenza
della Regione. Serve ancora del tempo ai Dem per ufficializzare
il nome di Alessandra Todde, la candidata in pectore del M5s, da
portare agli alleati, così l'ipotesi di chiudere la partita
entro fine ottobre si allontana.
Ma a smuovere le acque ci pensano i Progressisti che
annunciano che al prossimo tavolo di coalizione sottoporranno le
candidature di Graziano Milia e Renato Soru. "L'unità della
coalizione è imprescindibile - spiega all'ANSA Francesco Agus,
capogruppo del partito in Consiglio regionale -, ma non deve
essere confusa con un cartello elettorale tra simboli. I
confronti pubblici e il coinvolgimento della società civile che
sia Soru che Milia stanno ottenendo non possono essere ignorati
dal tavolo, il campo a cui parlano è omogeneo e forse anche più
largo. Far finta di nulla e chiudersi solo in via Emilia sarebbe
un errore epocale, invece la coalizione deve poter valutare
senza veti e pre accordi".
E proprio su quello che lo stesso Soru ha definito un
"accordo romano tra Pd e M5s per spartirsi le regioni", in cui i
pentastellati la spunterebbero, Agus ribadisce: "Abbiamo sempre
detto che la sintesi andasse ricercata in Sardegna, le primarie
avrebbero fugato ogni dubbio - precisa -, abbiamo preso atto
della volontà della coalizione di non farle, ma ora occorre
accelerare. Il tavolo faccia le valutazioni in base ai criteri
che si è dato e tenendo conto di tutte le possibilità in campo".
Nella partita, Pd volente o nolente, rientrano ormai anche le
Comunali di Cagliari e Sassari. Gli esponenti democratici hanno
subìto la mossa di Massimo Zedda (Progressisti) che ha avanzato
la candidatura per guidare il capoluogo e si affrettano a dire
che "prima dobbiamo vincere le Regionali", viste anche come una
sorta di primarie nell'analisi per il voto cittadino.
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