Con Shardana il jazz made in
Sardegna sbarca a Broadway. Il 4 novembre, alle 21, in un locale
al 2628, il pianista e compositore Guido Coraddu, presenta al
pubblico newyorkese il suo primo album per pianoforte solo:
Miele Amaro. Nel disco Coraddu propone, con una sua personale
trasposizione e lettura, un'antologia di brani di jazzisti
sardi, in un percorso lungo 40 anni, dagli anni '80 a oggi.
Organizza l'evento dal titolo Made in Sardinia, a day with the
talents of Sardinia, il circolo Shardana Usa.
"Un percorso circolare di andata e ritorno - spiega il
rappresentante del circolo dei sardi Antonello Pisano, ideatore
del concerto - in un'epoca in cui i particolarismi ed i
sovranismi generano conflitti, la musica jazz si apre alla
contaminazione culturale, e autori ormai celebri come Paolo
Fresu, Antonello Salis, Enzo Favata, Paolo Angeli, hanno
sviluppato questa chiave per cercare un strada che mettesse in
relazione l'insularità e l'appartenenza a una cultura molto
specifica, con il grande mondo che sta al di là del mare. Il
risultato è una produzione musicale di grande valore ed un
successo internazionale che ha dato alla Sardegna visibilità e
prestigio".
Oggi queste esperienze, affidate al pianoforte di Guido
Coraddu, varcano l'oceano ed arrivano nella terra dove il jazz è
nato. "Il mio progetto - spiega all'ANSA Coraddu - è stato
concepito con l'intento di esplorare l'esistenza di uno
specifico jazz sardo che, nelle sue forme, si confronta non solo
con la tradizione musicale ancestrale isolana, ma anche con le
suggestioni culturali, naturali, antropologiche della Sardegna".
Pianista e ingegnere elettronico, Coraddu ha lavorato a lungo
come compositore ma dal 2000 è tornato a suonare il pianoforte
dal vivo col progetto Trèulas, poi con il quartetto Musica ex
Machina con il quale ha pubblicato quattro album. Negli anni ha
collaborato con musicisti come Daniele Sepe, Victor Seen Yuen,
Enzo Favata, Louis Sclavis, Kenny Brawner, Roy Paci. Ma anche
con progetti artistici multidisciplinari orientati alle arti
grafiche, al giornalismo, al teatro, alla letteratura.
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