Nessuno stop alle esercitazioni
militari in Sardegna. Il Tar della Sardegna ha respinto il
ricorso presentato dal Gruppo di intervento giuridico,
rappresentato e difeso dall'avvocato Carlo Augusto Melis Costa,
per conto anche degli antimilitaristi di A Foras e altre
associazioni, contro il decreto del ministero della Difesa che
ha dato il via libera al nuovo calendario delle esercitazioni
militari nell'isola per il secondo semestre del 2023, dopo il
parere contrario dei componenti regionali del Comitato misto
paritetico (Comipa).
La prima sezione del tribunale amministrativo, presieduta da
Marco Buricelli, ha emesso oggi l'ordinanza sul ricorso per
"l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia", dell'atto
del ministro della Difesa.
"Il Tar ha ritenuto prevalente - spiega all'ANSA il portavoce
del Grig Stefano Deliperi - l'esigenza di portare a compimento
le esercitazioni in corso di svolgimento", che sono programmate
sino al prossimo 21 dicembre.
"Tenuto conto anche che nelle conclusioni della Relazione
dell'Ispra - si legge nell'ordinanza del Tar della Sardegna -
pur evidenziandosi profili di criticità ambientali, si afferma
che 'Gli elementi raccolti in ambito Snpa non evidenziano, ad
oggi, una situazione nella quale sia possibile individuare, come
conseguenza dei fatti oggetto delle imputazioni, impatti sulle
risorse naturali tali da integrare fattispecie di danno
ambientale".
Le esercitazioni sono cominciate il 2 ottobre scorso e
andranno avanti, per ora, con il raduno Nato Tiger 2023 che
torna in Italia dopo 35 anni: circa 80 velivoli provenienti da
oltre 10 Paesi, schierati all'aeroporto di Gioia del Colle, in
Puglia, sede del 36/o Stormo "Caccia" dell'Aeronautica Militare.
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