Alla fine l'atteso faccia a faccia tra i due candidati in campo per il centrosinistra alle Regionali in Sardegna non si è tenuto. Tra Renato Soru, appena fuoriuscito dal Pd, e Alessandra Todde, candidata ufficiale per la coalizione di 12 sigle a guida Pd-M5s, si è inscenato un botta e risposta a distanza di nemmeno un chilometro nelle strade del centro di Cagliari. L'appuntamento era inizialmente fissato in casa dell'ex governatore e fondatore di Tiscali: un incontro a due, riservato che, se non risolutivo, avrebbe potuto aprire a un confronto per una direzione comune. Poi la fuga di notizie e,appena un'ora prima del faccia a faccia, Soru convoca un incontro pubblico nella sala di un hotel del capoluogo, aperto alla stampa e in diretta streaming.
'Soru-Todde' si legge nella targa all'ingresso, ma la candidata pentastellata non si presenta e nel frattempo convoca a sua volta i giornalisti subito dopo. "Non avevamo più nulla da dirci privatamente, ma in pubblico sì, con un confronto aperto", spiega lui. "Ha spostato l'appuntamento all'ultimo, si è sottratto al confronto", replica lei. L'ex governatore punta ancora sulle primarie, sul confronto. E attacca i cinquestelle: "Sta in un partito che ha puntato sull'intelligenza collettiva della rete, sono nati col mito della democrazia diretta - ha spiegato nella sua conferenza stampa solitaria - è paradossale che proprio loro si sottraggono a una consultazione popolare". Pronta la risposta di Todde: "Gli incontri pubblici si fanno con gli avversari politici e Renato Soru non è un avversario politico, ribadisco che è il momento del noi e non dell'io".
"È un disco rotto - ribatte Soru - il momento del noi non è noi due chiusi in una stanza, il momento del noi è nel confronto aperto a tutti". "Non parla mai di questa destra che ha tradito la Sardegna - nota Todde di Soru -. Ma continua ad attaccare me mentre io continuo a tendere la mano". Lo spazio del dialogo, con la consapevolezza che il fronte diviso lascerebbe al centrodestra il governo della Regione, resta aperto nelle dichiarazioni, non si sa quanto nei fatti. Alessandra Todde lo ribadisce in un lungo post e la sua coalizione "si stringe in maniera solidale intorno alla candidata", scrivono le 12 sigle in una nota in serata. "La nostra mano rimane tesa alla costruzione dell'unità - sottolineano gli esponenti del campo largo -, laddove ci sia rispetto reciproco e la volontà di costruire una vera coalizione". Anche per Soru "non c'è nulla di definitivo - chiarisce -, ma Todde ha la responsabilità di capire che sta portando la coalizione a frantumarsi".
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