Due video che documentano lo
sversamento illegale di sacchi di rifiuti sono stati acquisiti
dalle foto-trappole nascoste piazzate dagli agenti ambientali
della Polizia Locale di Quartu Sant'Elena in diversi punti del
territorio. Le immagini, catturate dal Corpo di Vigilanza
Ambientale hanno consentito di individuare gli autori degli
abbandoni, colti in flagranza di reato mentre, in distinti
momenti e con l'ausilio di diversi mezzi di trasporto,
effettuavano gli abbandoni dei sacchi. Per gli autori delle
infrazioni scatteranno ora le sanzioni previste dal codice ed il
sequestro dei mezzi utilizzati, nel primo caso un camioncino
adibito al trasporto di ingombranti e nel secondo caso una
vettura privata.
"L'attività di monitoraggio sul territorio comunale da parte
del Corpo di Polizia Locale sta producendo frutti importanti,
l'Amministrazione Comunale è determinata a proseguire in questa
azione di rilevazione e contrasto all'illecito anche
implementando ulteriormente il sistema di videosorveglianza
mobile - dice l'assessore all'Ambiente e vice sindaco Tore Sanna
- Il messaggio per i trasgressori deve essere forte e chiaro:
prima o poi verranno individuati tutti".
L'assessore ha voluto ribadire l'importanza del lavoro svolto
dagli agenti del Corpo di Vigilanza Ambientale, grazie anche
all'ausilio delle nuove tecnologie: "Attualmente le fototrappole
in dotazione sono tre e vengono dislocate in diversi punti del
territorio sulla base delle necessità rilevate - prosegue -
Contiamo a breve di programmare l'acquisto di nuove fototrappole
e di rafforzare anche l'impiego del personale in divisa dedicato
al compito di monitoraggio: subito in arrivo un nuovo agente nel
Corpo di Vigilanza Ambientale, mentre da gennaio è previsto
l'incremento generale del personale di Polizia Municipale, con
altre quattro assunzioni da assegnare a diversi compiti".
Attualmente, fanno sapere dagli uffici del Corpo di Vigilanza
ambientale, circa l'80% degli illeciti ambientali rilevati sono
frutto dell'attività degli agenti. Un restante 20% proviene
dalle segnalazioni dei cittadini. La maggior parte degli
sversamenti illegali avviene nell'agro o nella zona attorno alla
cintura urbana, proveniente da forme di attività imprenditoriali
non riconosciute o embrionali, mentre circa il 20% si concentra
all'interno dell'abitato urbano ascrivibile a cittadini non
presenti negli elenchi del servizio Tari.
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