La Sardegna riaccoglie Manneddu. Il
celebre gigante di Mont'e Prama lascia New York e fa rientro a
casa, al Museo archeologico di Cabras. Per sei mesi il
pugilatore è stato esposto al Metropolitan Museum of Art di New
York. Una vetrina prestigiosa per la statua in pietra, due metri
di altezza, rinvenuta nel 1974 assieme all'esercito di
guerrieri, pugilatori, arcieri di epoca nuragica, in località
Mont'e Prama, nel Sinis di Cabras, in provincia di Oristano.
L'esposizione ha permesso a tantissimi visitatori di
ammirarla e conoscere uno tra i più importanti complessi
scultorei del Mediterraneo occidentale. La cerimonia di chiusura
si è svolta all'ingresso dell'area greco-romana del Met Museum.
"La stampa sarda ha scritto che sono stato 'stregato' dai
Giganti e devo dire che è proprio vero - confessa Sean
Hemingway, curatore della sezione greco-romana al Met - non solo
io ma anche le decine di migliaia di visitatori dell'area
greco-romana nella quale Manneddu è stato collocato in questo
periodo".
Per Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont'e Prama,
"l'esposizione è il primo passo di una lunga serie di eventi
culturali, scientifici e promozionali che la nostra Fondazione
vuole organizzare con i partner nordamericani. La nostra
presenza qui, in collaborazione con la Regione e il suo Centro
di programmazione, con quattro importanti gruppi di azione
locale, con tante aziende sarde e la squadra di basket della
Dinamo Sassari, oggi va intesa in questo senso: creare le
condizioni perché le buone idee del sistema della nostra Isola
trovino nuove opportunità e nuovi mercati".
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