Primo traguardo di Andrea Mura
nella Global Solo Challenge, giro del mondo a vela in solitaria,
senza scali e senza assistenza: lo skipper cagliaritano dopo 16
giorni di navigazione ha superato l'equatore.
L'obiettivo è stato raggiunto ieri alle 11.32 del mattino -
si legge nel profilo social di Mura - dopo una notte movimentata
per i continui salti di vento, continue regolazioni delle vele e
correzioni del timone per mantenere velocità.
Mura ha raggiunto la latitudine 0°0′0″ che segna il passaggio
dall'emisfero nord all'emisfero sud, un rito che tutti i
navigatori celebrano da secoli. "La partenza da La Coruña è
stata molto più difficile di quello che immaginavo. Sono
arrivato stanco e al limite con i tempi - queste le sue
testimonianze trasmesse dalla barca -. È una sensazione molto
strana navigare lungo un percorso senza fine e senza tornare
indietro, andare per andare, sempre dritti, sempre avanti. È una
cosa che non avevo mai provato prima e a cui mi sto abituando.
In queste prime due settimane il meteo è stato a tratti
impegnativo ma con il vento sempre in poppa, mai di bolina,
abbiamo camminato forte e macinato tante miglia. In barca sono
sempre vigile, in costante attenzione per andare più veloce,
sono sempre attento, mai rilassato, è la vita del velista e del
marinaio. Di tanto in tanto sento delle botte pazzesche, sono i
pesci volanti che sbattono contro la cappotta. Di notte e con la
luna piena è uno spettacolo pazzesco. La barca sta funzionando
bene", conclude Mura.
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