È stato assolto in appello, dopo
14 anni dal fatto, Lucio Filippeddu, il benzinaio di Arzachena
condannato in primo grado a dieci mesi per la morte di Franco
Muggiolu, il 24enne di Sassari che una notte di ottobre del 2009
fu scoperto dal benzinaio, insieme ad un complice, mentre
cercava di rapinare il distributore nella periferia di
Arzachena.
I giudici della Corte d'appello di Cagliari oggi hanno emesso
la sentenza di assoluzione dell'uomo che si era sempre
dichiarato non responsabile della morte del giovane.
Filippeddu, difeso oggi in aula dall'avvocato Domenico
Putzolu, sosteneva di aver inseguito a bordo del suo furgoncino
Muggiolu nel piazzale antistante le pompe di benzina e che
durante la corsa il ragazzo fosse caduto e avesse sbattuto la
testa contro un blocco di cemento che si trovava lì.
Il benzinaio ha sempre affermato di non aver toccato con il
suo mezzo il corpo di Muggiolu.
Filippeddu era accorso in piena notte nella sua stazione di
servizio dopo che l'allarme antifurto aveva iniziato a suonare.
Non era la prima volta che il suo distributore veniva preso di
mira dai ladri, e la sua reazione fu quella di lanciarsi
all'inseguimento dei due uomini che si trovavano dentro il bar e
che al suo arrivo stavano cercando di scappare a piedi.
L'uomo era stato assolto dall'accusa di omicidio
preterintenzionale in primo grado dal gup di Tempio Pausania nel
2015, e dopo altre sentenze con rinvio, era stato condannato a
dieci mesi per omicidio colposo.
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