La Commissione europea ha
dichiarato ufficialmente estinto il focolaio di peste suina
nell'area di sorveglianza istituita per un diametro di 15
chilometri dall'allevamento di Dorgali dove, a settembre, era
stata riscontrata la presenza del genotipo 2 in tre capi. La
decisione, annunciata oggi con una nota dalla Regione, è stata
votata venerdì e sarà formalmente pubblicata nella gazzetta
ufficiale europea la settimana prossima.
"L'aspetto più importante - dichiara il governatore,
Christian Solinas - deriva dal fatto che, diversamente da quanto
previsto per questi casi, è stato scongiurato il passaggio per
un anno alla zona 3, quella di massima restrizione, per l'area
interessata dal focolaio. I territori che erano stati inseriti
nell'area di sorveglianza a settembre saranno invece collocati
in parte nella zona 1, la così detta area 'cuscinetto' a ridosso
della zona 3, in cui oggi si trovano ancora 12 comuni in fase di
regolamentazione per i suini non censiti, e in parte nella così
detta zona 0, dove non sono presenti restrizioni e in cui oggi
si trova la maggior parte del territorio dell'Isola grazie agli
importanti risultati ottenuti in Sardegna sul fronte
dell'eradicazione del virus e al percorso intrapreso con il
Ministero della Salute e la Commissione europea".
"La decisione di Bruxelles - sottolinea l'assessore regionale
della Sanità, Carlo Doria - deriva dal riconoscimento del
focolaio nell'allevamento di Dorgali come 'occasionale' e ciò è
stato possibile grazie all'importante attività di sorveglianza
svolta sul territorio dall'Unità di progetto per l'eradicazione
della peste suina con i servizi veterinari e alla collaborazione
delle associazioni venatorie che ci ha consentito di raccogliere
dati sufficienti alla conferma del fatto che si sia trattato di
un focolaio di 'importazione' rimasto circoscritto. In
particolare, grazie alla collaborazione dei cacciatori è stato
possibile verificare circa 350 cinghiali, con esito negativo, a
conferma della mancata trasmissione del genotipo 2 nel
selvatico, che quindi rimane indenne dalla peste suina così come
già certificato dalla stessa Commissione europea alla fine di
ottobre".
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