Non ci fu nessun abuso edilizio
nell'ampliamento della fabbrica di bombe della Rwm, l'azienda
con stabilimento a Domusnovas controllata dalla tedesca
Rheinmetall. Lo ha stabilito il giudice del tribunale di
Cagliari Gianluigi Dettori assolvendo tutti gli imputati perchè
il fatto non sussiste e non costituisce reato.
La pm Rossella Spano aveva invece sollecitato nove condanne a
pene comprese tra sette mesi e un anno e 10 mesi di reclusione.
A dibattimento, l'amministratore delegato della Rwm, Fabio
Sgarzi, il vice Leonardo Demarchi, e i tre tecnici incaricati
dall'azienda di redigere i progetti di espansione, Palmiro
Palmas, Ignazio Pibia e Mauro Pompei. Con loro a processo anche
i funzionari comunali che avevano rilasciato le autorizzazioni
per l'ampliamento: il responsabile dello Sportello Unico per le
Attività produttive e per l'edilizia (Suape) di Iglesias e
Domusnovas, Lamberto Tomasi, così come i tecnici Elsa Ghiani,
Anna Rita Perseu e Giuseppe Matzei.
Le contestazioni riguardavano l'allargamento degli stabili
della società avvenuto, secondo l'accusa, senza le necessarie
autorizzazioni urbanistiche, ambientali e paesaggistiche. Nel
capo di imputazione spiccavano reati di falso e una trentina di
presunte violazioni alle norme edilizie e ambientali legate al
progetto di espansione della fabbrica tra il 2017 e il 2019.
L'inchiesta era nata da una serie di querele presentate da
diverse associazioni pacifiste e ecologiste, comitati e
organizzazioni sindacali: tutti si erano costituiti parte civile
.
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