Buona prova e quindici punti per
il nuovo play Jefferson. Ma non basta: la Dinamo perde in casa
(62-73) contro la capolista Venezia. La squadra di Bucchi paga
soprattutto la scarsa vena offensiva soprattutto nei tiri da
tre, affossata da un break di 24 a 1 tra il secondo e il terzo
quarto. Da quel momento la Dinamo non è più riuscita a
riacchiappare la Reyer, spaventata giusto un po' solo dal meno
cinque all'inizio del quarto periodo.
Venezia, con i tre ex Brooks, Spissu e Tessitori, ha
dimostrato di non essere in vetta per caso gestendo a meraviglia
i momenti più critici della gara, il buon avvio dei sassaresi e
il tentativo di riavvicinamento nel finale. La Dinamo era anche
partita bene: 18 pari al primo quarto con 5-0 iniziale e più sei
all'inizio del secondo (24-18). È l'ultima gioia, poi Venezia
prende campo e canestri con una parziale che ammazza partita e
Dinamo. Proprio Tessitori con una bomba (29-45 e 1-24 di
parziale) butta giù la sua ex squadra. Bucchi ci prova, la
Dinamo si riavvicina, ma Venezia è prima anche perché sa gestire
situazioni come queste: se ha in mano la gara, non concede
chance.
E al coach biancoblu non resta che sperare nelle prossime
gare. "Ora dobbiamo pensare alle prossime gare, dobbiamo
ricominciare a giocare e ad allenarci bene. Dobbiamo solamente
continuare a lavorare: essere giocatori significa anche sapere
che ci sono questi momenti difficili nel corso della stagione da
cui ti devi tirare fuori. Mi è piaciuto molto Jefferson, ha
avuto molta voglia di combattere, anche fisicamente è più pronto
di quanto pensassimo e nel complesso ha fatto una buona gara. La
priorità ora è trovare fiducia".
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