Nell'anno appena concluso, alla
Centrale unica di risposta di Sassari sono giunte
complessivamente 780mila chiamate effettuate digitando il 112
(nuovo numero unico europeo). Una media di oltre 2000 al giorno
nei mesi invernali, con incrementi significativi nei mesi estivi
che hanno fatto registrare picchi di 8000 chiamate al giorno. E'
il bilancio per il 2023 dell'Azienda regionale per l'Emergenza
Urgenza della Sardegna (Areus).
Incremento significativo registrato anche la notte di
Capodanno. Alla centrale del 112 sono giunte 900 chiamate in più
rispetto alla media del periodo, nella maggior parte richieste
di soccorso gestite poi dal 118. L'azione di filtro della
Centrale ha permesso di inviare agli enti preposti (118, vigili
del fuoco, carabinieri e polizia) il 48% del totale delle
chiamate ricevute (circa 374mila).
Le chiamate non inoltrate, perché improprie, superano invece
il 52% del totale. I dati confermano che il 112 ha svolto
un'azione di filtro importante ed è stato in grado di orientare
correttamente il cittadino verso il suo reale bisogno, spesso
non di reale emergenza, alleggerendo di fatto il carico di
lavoro sugli enti coinvolti nel Numero unico europeo.
Ridotti drasticamente anche i tempi d'attesa. La Centrale di
Sassari risponde alla chiamata dell'utente in soli 3 secondi e
mezzo, in linea con le performance delle altre Cur italiane, già
attive in Italia da anni. L'operatore tecnico di Sala operativa
del Nue codifica la richiesta di soccorso o di emergenza e
immediatamente attiva le centrali di secondo livello (soccorso o
forze dell'ordine) trasferendo in pochi secondi dettagli e
posizione precisa del chiamante.
Il nuovo sistema è partito ufficialmente in tutta l'isola l'1
marzo scorso dopo un graduale passaggio che ha interessato dopo
Olbia, tutti i distretti telefonici dell'isola grazie a un
importante raccordo tra Areus e le Prefetture.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA