Cagliari sconfitto 4-1 contro il
Milan ed eliminato dalla Coppa Italia. Questa volta, però, c'è
poco da salvare. E Ranieri, dietro la maschera del solito
sorriso, a fine gara è sembrato più preoccupato e arrabbiato del
solito. "Il risultato è giusto perché noi dopo il primo gol ci
siamo sciolti. Chi gioca meno ha avuto un'opportunità, ma mi
aspettavo qualcosa di più, non la hanno sfruttata. Dopo il primo
gol abbiamo perso la libertà mentale, abbiamo iniziato giocando
bene e dovevamo continuare così. Chiedo scusa ai tifosi".
La vera partita ora è quella di sabato a Lecce. Ma Ranieri,
che aveva in rosa sei attaccanti (più Pereiro e Desogus mai
utilizzati in campionato), se ne ritrova solo tre. E così dovrà
andare avanti forse per tutto gennaio: Lapadula ha due costole
fratturate e dovrà stare fermo almeno due settimane, Shomurodov,
operato al piede, tornerà a febbraio, Luvumbo è partito per la
Coppa d'Africa. Le punte rimaste sono ora Pavoletti, Petagna e
Oristanio, giocatore che però a Cagliari sta giocando più che
altro da esterno con licenza di convergere al centro.
Dalla gara di ieri la conferma che al momento Ranieri, per
salvarsi, dovrà puntare più che altro sui giocatori saliti dalla
serie B alla A. Dei rinforzi arrivati dai massimi campionati
(nazionali e internazionali) si salvano Scuffet (Romania),
Oristanio (Olanda) e forse Augello (Italia). Gli altri di "A"?
Ranieri aspetta ancora i veri Wieteska, Hatzidiakos, Jankto,
Petagna e Shomurodov.
Qualcosa potrebbe arrivare dal mercato, ma nelle riparazioni,
a volte, serve soprattutto fortuna: per la difesa si parla di
Bonifazi e Amian. Per l'attacco rispunta il nome di Defrel
(ultima volta in doppia cifra nel 2018-19 con la Sampdoria).
Ranieri sa che dovrà puntare su carattere, rabbia. E sui
giocatori che ha: per il Lecce spera di recuperare Nandez e
Augello. Dossena, Prati e Pavoletti non sono nemmeno partiti a
Milano. Scuffet, Goldaniga, Oristanio e Viola invece con il
Milan sono rimasti in panchina.
La squadra di sabato per sette undicesimi sembra già fatta.
"Torneranno alcuni ragazzi che oggi riposavano o non erano al
meglio, non potevo rischiarli e mi aspettavo di più da chi ha
avuto l'occasione. Sappiamo che a Lecce ci sarà da lottare su
ogni pallone in un ambiente ostile e noi siamo una squadra che
deve fare della lotta la prerogativa principale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA