"Una situazione mai vista,
terreni spogli senza un filo d'erba, semine non eseguite,
abbeveraggio del bestiame con trasporto dell'acqua e diffusione
del virus della blu tongue a causa delle temperature elevate.
Questa è la situazione che oggi vivono le aziende agricole e di
allevamento su numerosi territori della Sardegna a causa di
un'insistente siccità, dove le ultime piogge sono state
registrate ben nove mesi fa". E' quanto sostiene, in una nota,
il presidente del Centro Studi Agricoli (Csa), Tore Piana.
"Una situazione che sta mettendo in ginocchio centinaia di
aziende agricole della Sardegna, ricadenti nei territori della
Baronia, dell'Ogliastra, del Sulcis, dell'alta Gallura e
dell'Ogliastra. Come Centro Studi Agricoli, abbiamo voluto
renderci conto di persona - prosegue Piana - recandoci di
persona in Baronia a Galtelli, Siniscola, Irgoli Loculi dove
abbiamo verificato una situazione che mai ci saremmo immaginati,
terreni brulli e completamente privi di erba, allevatori e
agricoltori disperati, sfiduciati con il bestiame stremato, tra
l'altro in numerosi casi colpito dal virus della bluetongue per
i capi ovini e il blocco della movimentazione e difficoltà per
le vendite per i bovini da carne".
"Preoccupati per questa situazione - conlcude il presidente
oggi del Centro Studi Agricoli - abbiamo inoltrato
all'Assessorato regionale dell'Agricoltura una richiesta urgente
per attivare le procedure per il riconoscimento dello stato di
calamità naturale di siccità per quei territori e prevedere nel
contempo misure di aiuto urgenti straordinarie".
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