"Non ho mai smesso di lavorare, e
continuerò a farlo, in nome dell'unità. E ho sempre cercato - la
mia storia e le mie azioni parlano chiaro - di trovare una
sintesi condivisa che riuscisse a mettere d'accordo tutte le
forze accomunate da principi e valori indiscutibili". Lo
dichiara Alessandra Todde, candidata alle Regionali in Sardegna
per il campo largo a traino Pd-M5s, che ha incassato il ritorno
dei Progressisti nello schieramento e l'appoggio alla sua
candidatura.
"Esprimo tutta la mia soddisfazione per la scelta coraggiosa
portata avanti dai Progressisti, che ringrazio, orgogliosa
dell'opposizione fatta in questi cinque anni alla destra in
consiglio regionale e convinta del grande lavoro che faremo
insieme al governo della Regione - scrive l'aspirante
governatrice in una nota -. Non ho mai nascosto stima e profondo
rispetto per la loro storia politica e per la qualità umana
delle persone che animano il partito".
Todde respinge ogni tentativo "di screditare il lungo e
faticoso percorso della coalizione di centrosinistra" e non si
preoccupa di "provocazioni di ricostruzioni unilaterali e
fantasiose", forse alludendo a voci di accordi di scambio sulle
candidature alle Comunali di Cagliari e Sassari. "Continuo a
guardare alle cose che ci uniscono e fino all'ultimo momento
possibile lancerò messaggi di concordia", precisa con in mente
Soru.
Il partito che in Parlamento esprime la deputata Francesca
Ghirra e dell'ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda - che oggi si
è detto pronto a correre alle prossime amministrative con o
senza primarie di coalizione - annunciando l'adesione al campo
largo, ha fatto appello a Renato Soru per un "atto collettivo di
generosità" così da predisporre una lista unitaria che
esprimesse le posizioni all'interno dello schieramento. Appello
caduto, al momento, nel vuoto.
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