Il sindaco di Cagliari Paolo
Truzzu anticipa le mosse e da candidato alle Regionali del 25
febbraio per il centrodestra chiama a raccolta gli alleati per
un incontro operativo in vista delle scadenze con la
presentazione dei simboli e delle liste. La riunione, da quanto
si apprende, non sarà in presenza, dovrebbe tenersi oggi
pomeriggio su una piattaforma online, e metterà insieme le forze
che hanno sostenuto il nome del primo cittadino al tavolo fiume
di giovedì scorso a Cagliari perché il tempo stringe.
La Lega fa sapere di non aver ricevuto inviti e ribadisce di
attendere una sintesi nazionale sulla candidatura prima di
qualsiasi confronto. Perché per il Carroccio il candidato
naturale resta l'uscente Christian Solinas, oggi impegnato a
Roma, dove probabilmente avrà anche degli incontri sul nodo
Sardegna. Il segretario del Psd'Az non rilascia dichiarazioni
dal giorno del vertice a Palazzo Tirso, per il partito ha
parlato il presidente Antonio Moro, che ha ribadito con forza il
punto: "Il tavolo regionale non ha raggiunto nessuna intesa
unitaria e non ci sono al momento candidature ufficiali
condivise che possano arrogarsi il titolo di coalizione di
centrodestra, men che meno civico e sardista".
Il caso Sardegna è diventato nazionale perché le
rivendicazioni di Fdi per un peso maggiore all'interno della
coalizione sui territori si scontrano con l'aut aut della Lega
per voce del vice segretario Andrea Crippa: se si ridiscute
l'uscente Solinas in Sardegna, si riaprono i giochi anche sulle
altre quattro Regioni al voto nel 2024 (Abruzzo, Basilicata,
Piemonte, Umbria). E se Fdi è convinta che non ci sia bisogno di
alcun passaggio nazionale, perché la scelta è avvenuta con pieno
mandato da parte dei vertici romani, è inevitabile che nelle
prossime ore i tre leader di Fdi, Lega e Forza Italia, Giorgia
Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, possano avere un
colloquio per sciogliere il nodo Sardegna.
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