Al momento, prima di qualsiasi
scadenza delle procedure ufficiali per le candidature, sono
cinque i candidati che si sono fatti avanti o sono stati
individuati, più o meno ufficialmente, nella corsa alle
Regionali del 25 febbraio in Sardegna.
Il campo largo di centrosinistra è diviso tra Alessandra
Todde e Renato Soru e il centrodestra con Paolo Truzzu, che si
sente candidato, e Christian Solinas, che non vuole cedere di un
millimetro sul bis per la guida dell'Isola. Fuori dalla lotta e
dai rimbalzi nazionali dei partiti al governo, il quinto nome,
quello di Alessandra Zedda che, a dispetto di voci che la
vedrebbero smarcarsi dalla corsa, magari con mire sul Comune di
Cagliari, prosegue dritta per la sua strada. "Sto lavorando, ho
appuntamento dal notaio per il deposito del simbolo che
presenterò", annuncia all'ANSA la consigliera regionale di Fi.
Poi verrà la lista, che si chiamerà Anima di Sardegna e
raccoglierà "esponenti della società civile, sono in tanti che
stanno aspettando di potersi candidare insieme a me", spiega
l'ex vice presidente della Giunta Solinas uscita dall'esecutivo
un anno fa in polemica per l'immobilismo che lo caratterizzava.
"A oggi nel centrodestra non c'è una posizione definita, la
situazione non è chiara ed è bene che il tavolo nazionale
proceda con le indicazioni", spiega Zedda, ma precisa che a
prescindere e proprio per questo "noi andiamo avanti nel nostro
percorso". Nel simbolo oltre il logo con una Sardegna stilizzata
divisa in cinque territori ci sarà anche il suo nome 'Alessandra
Zedda presidente'.
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