Si apre con un duro botta e
risposta tra i vertici locali di Psd'Az e Fdi, la nuova giornata
di attesa nel centrodestra per la scelta della guida della
coalizione dei prossimi cinque anni in Sardegna. Nella serata di
ieri dopo due giorni di silenzio il Partito sardo d'Azione parla
per bocca del suo presidente Antonio Moro. "Il tavolo regionale
a cui fa riferimento la coordinatrice regionale di Fratelli
d'Italia in Sardegna (Antonella Zedda, ndr) è un tavolo
'truccato', convocato irritualmente, pessimamente gestito e le
cui conclusioni sono state forzatamente e strumentalmente
interpretate dalla stessa coordinatrice FdI", attacca
l'assessore dei Trasporti.
Moro parla di una "cooptazione, unilateralmente decisa da
Zedda, all'interno dello stesso tavolo e con uguale diritto di
voto, di singoli consiglieri regionali, di sigle senza liste a
supporto e di liste di nuova costituzione che non hanno alcun
peso elettorale dimostrato". "Chiediamo ancora una volta -
scrive - che si torni al buon senso e a ragionamenti politici
che consentano ai partiti di compiere le proprie legittime
scelte, nel rispetto della forma e della sostanza, delle regole
e delle consuetudini, delle persone e delle cariche, evitando
pericolose quanto improduttive scorciatoie".
La risposta di Fdi è affidata al deputato Salvatore Deidda:
"Se alle elezioni amministrative siamo andati separati è proprio
per la mancanza di coordinamento della coalizione di
centrodestra - puntualizza - ma nessun tavolo è stato truccato
perché a eccezione di Psd'Az e Lega, le altre forze politiche di
centrodestra hanno chiaramente scelto questo passaggio di
consegne scegliendo il candidato Paolo Truzzu". "Fratelli
d'Italia non sta facendo l'asso pigliatutto - sottolinea -, ma
intende scegliere i migliori candidati per gli importanti ruoli
che tra qualche mese andranno al voto. Fdi ha sempre accettato
queste regole sia quando eravamo al 2% sia ora che siamo al 30%.
Le regole non si cambiano in corsa d'opera se l'esito non è
gradito. Lavoriamo uniti per il bene della nostra comunità e
lasciamo perdere queste polemiche senza capo ne coda".
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