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Sardegna top in Italia per impatto economico carni fresche Igp

Sardegna top in Italia per impatto economico carni fresche Igp

Ismea, 38 milioni di euro di valore alla produzione nel 2022

MACOMER, 10 gennaio 2024, 15:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Sardegna è la prima regione in Italia dove le carni fresche a marchio Igp hanno un impatto economico maggiore rispetto al resto d'Italia. Per l'isola il 2022 ha raggiunto infatti 38 milioni di euro e solo dietro la Toscana con 20 milioni. L'agnello di Sardegna Igp è inoltre la seconda carne fresca in Italia a marchio per produzione certificata (nella Penisola sono in tutto 6 le carni fresche certificate con un valore alla produzione totale di 103 milioni di euro nel 2022). È quanto emerge dal 21/o rapporto Ismea Qualivita 2023.
    Un impatto economico ottenuto grazie alla grande rete di produttori (oltre 5mila) che fanno capo al Consorzio di tutela.
    Nel 2022 sono state infatti prodotte e immesse nel mercato 4478 tonnellate di carni certificate di Agnello di Sardegna Igp per un totale di 38 milioni di euro di valore alla produzione (+8,3% in più rispetto al 2021), 61 milioni di euro di valore al consumo (+3,1% rispetto al 2021) e 12 milioni per l'export (+5,5% sul 2021). A livello nazionale è la seconda carne in Italia dopo il Vitellone bianco dell'Appennino centrale Igp, ed è seguita dall'Abbacchio romano Igp (862 tonnellate prodotte nel 2022 per un valore alla produzione di 6,3 milioni). L'altra Igp ovina in Italia, l'Agnello del Centro Italia Igp, con 675 tonnellate e 5 milioni di euro di valore alla produzione, è al quarto posto.
    L'agnello di Sardegna Igp ha contribuito nel 2022 a portare la Sardegna al 5/o posto in Italia in quanto a valore economico dato dalla produzione di prodotti a marchio Igp e Doc attestato su 423 milioni di euro di impatto economico sull'isola, valore che nel 2022 è cresciuto del 22%. "Numeri che si commentano da soli e danno appunto la misura di quanto sia importante la nostra filiera certificata - commenta Battista Cualbu, presidente del Consorzio - I dati del 2022 saranno superati da quelli del 2023 anno in cui abbiamo investito numerose risorse in quanto a promozione. Risorse destinate a presentarci al meglio davanti a mercati internazionali per i quali abbiamo lavorato con ulteriori certificazioni, portando il prodotto in numerose fiere ed eventi".
   

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