Non ci sono solo le corazzate
centrodestra e centrosinistra con i rispettivi candidati Paolo
Truzzu e Alessandra Todde, tra le coalizioni che si sfidano per
le regionali del 25 febbraio in Sardegna. Oltre alla Coalizione
sarda guidata da Renato Soru, che ci prova da indipendente,
spuntano due outsider: Maria Rosaria Randaccio con la lista
Forza del Popolo e Lucia Chessa, segretaria dei RossoMori, con
Sardegna R-esiste. Salgono così a cinque gli aspiranti
governatori per l'Isola con l'incognita Christian Solinas. Il
governatore uscente e leader del Psd'Az è chiamato a decidere
oggi se sostenere Paolo Truzzu - come ha fatto la Lega e, nelle
ultime ore, l'esponente di Forza Italia Alessandra Zedda - o
consumare uno strappo col centrodestra per correre da solo.
Forza del Popolo conferma che è pronta la squadra di Maria
Rosaria Randaccio e domenica 21 gennaio, al Teatro Doglio a
Cagliari, illustrerà il programma elettorale e presenterà le
liste. Randaccio, dirigente in pensione del ministero delle
Finanze, è la storica leader del Movimento Sardegna Zona Franca
che aveva tentato di entrare in Consiglio regionale nelle
elezioni del 2014 con una lista appartenente alla coalizione del
centrodestra, ottenendo l'1,6%.
L'altra outsider è Lucia Chessa, ex sindaca di Austis
(Nuoro), con la lista civica Sardegna R-esiste, che si
presenterà in tutte le circoscrizioni tranne quelle di Sassari e
Ogliastra, espressione di diversi gruppi civici e di
appartenenti ai RossoMori. "Corriamo da soli - spiega all'ANSA
l'aspirante governatrice - perché non ci riconosciamo negli
altri schieramenti in campo e proponiamo ai sardi
un'alternativa, ben consci di cosa ci aspetta con questa legge
elettorale che nessuno in questi anni ha voluto cambiare (soglia
minima per le coalizioni del 10%, ndr). Ma la nostra è una
scelta idealista, coerente con la nostra storia", chiarisce
Chessa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA