Tappa a Cagliari della
mobilitazione nazionale promossa della Fnsi contro la cosiddetta
legge bavaglio. Giornaliste e giornalisti della Sardegnas si
sono ritrovati davanti alla Prefettura, in piazza Palazzo, per
un flash mob organizzato da Fnsi, Assostampa e Ordine regionale
dei giornalisti, presente la segretaria nazionale della
Federazione della stampa, Alessandra Costante. Una delegazione
del sindacato, dell'Ordine e di Giulia giornaliste Sardegna è
stata ricevuta dal prefetto Giuseppe De Matteis, a cui è stata
consegnata la lettera-appello in cui si chiede al presidente
della Repubblica Sergio Mattarella di non firmare la legge.
Lo scorso dicembre, la Camera dei deputati ha approvato un
emendamento del deputato Enrico Costa per modificare il codice
di procedura penale e vietare la pubblicazione (per intero o per
estratto) delle ordinanze di custodia cautelari fino alla fine
dell'udienza preliminare. Il testo approvato alla Camera ora è
all'esame del Senato: per la Fnsi, costituisce una gravissima
violazione dell'articolo 21 della Costituzione e va oltre la
direttiva europea che non è diretta ai giornalisti.
"I giornalisti italiani sono mobilitati per salvaguardare la
dignità della loro professione e tutelare il diritto dei
cittadini a essere informati, correttamente e tempestivamente -
ha spiegato Alessandra Costante - Da ogni piazza chiediamo al
presidente della Repubblica di non firmare la legge di
delegazione europea che contiene la norma 'bavaglio' proposta da
Enrico Costa. Le leggi bavaglio - ha chiarito - mirano a
delegettimare e rendere difficile il lavoro dei giornalisti. È
una questione di dignità delle nostra professione e della voglia
di restringere il campo del diritto di cronaca che molte forze
poltiche hanno. Questa però - ha precisato la segretaria della
Fnsi - non è una battaglia contro il governo, il deputato Costa
è di Azione, c'è tuttavia una voglia trasversale, loro la
chiamano garantista, di limitare il diritto di cronaca e ci
mettono in contrasto con le loro norme cosiddette garantiste
facendoci risultare come manettari e forcaioli. Non è vero: noi
vogliamo solo ed esclusivamente fare il nostro lavoro, farlo
bene e informare i cittadini tempestivamente e correttamente".
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