Si chiude di fatto oggi la
sedicesima legislatura della Regione Sardegna. La parola fine
arriva con la seduta prevista obbligatoriamente dallo Statuto,
il primo febbraio, e con la discussione di una norma sul
dimensionamento scolastico. Una proposta bipartisan, primi
firmatari Fausto Piga (Fdi) e Laura Caddeo, passata al gruppo
misto da Avs, per scongiurare il taglio delle autonomie e che
prevede che la Regione possa, "tenendo conto delle peculiarità
geografiche, insediative, dei collegamenti viari e di specifiche
condizioni, intervenire sull'organizzazione del servizio
scolastico prevedendo il mantenimento di presìdi nelle
istituzioni scolastiche che, con l'applicazione dei parametri
statali, perderebbero l'autonomia", si legge nel testo. Un
provvedimento che arriva a pochi di distanza dal previsto arrivo
in Sardegna del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valdirata
atteso per lunedì 5 febbraio.
I cinque anni guidati dal centrodestra in Aula si chiudono
con pochissimi consiglieri, tutti impegnati nella campagna
elettorale, e la sola presenza, per la giunta, dell'assessora
dell'Industria Anita Pili. "Sono contento che l'ultima seduta,
che coincide con la Statutaria, si occupi di un tema importante
come quello dell'istruzione e della capillarità dei plessi in
tutta la Sardegna", ha commentato il presente del Consiglio
regionale Michele Pais. Dal presidente, che ha gestito
l'Assemblea per tutta la legislatura, un plauso alla minoranza
"che in questi anni, dove c'è stata necessità ha dimostrato
maturità e collaborazione".
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