Diventa un confronto a due tra
Renato Soru e Alessandra Todde quello organizzato a Cagliari
dalla Confcommercio Sardegna tra i candidati alla presidenza
della Regione: dopo il mancato invito degli organizzatori alla
candidata outsider Lucia Chessa per Sardegna R-esiste, tagliata
fuori dal dibattito, anche l'aspirante presidente del
centrodestra Paolo Truzzu ha rinunciato a partecipare: "Non sono
stato chiamato dal conduttore", ha precisato poi. Truzzu,
infatti, aveva assicurato la sua presenza per una mezz'ora in
collegamento video all'inizio dell'evento, tra le 15 e le 15.30,
per impegni già in programma fuori Cagliari: dopo aver atteso
l'inizio, collegato dalla sua auto, e visto il ritardo ha poi
dovuto rinunciare. Atteggiamento che Todde ha stigmatizzato:
"dispiace che per l'ennesima volta il candidato di centrodestra
si sottratto al confronto".
Diventa così un faccia a faccia interno all'area di
centrosinistra, davanti a una platea in gran parte di iscritti e
dirigenti della Confcommercio e delle sue specializzate di
settore. Schema standard e tempo identico di risposta, con
Renato Soru che ha tentato più volte di scatenare un dibattito
con l'avversaria, ma che alla fine si è chiuso con la prima
stretta di mano tra i due, e sorriso a denti altrettanto
stretti, in questa campagna elettorale.
Turismo e commercio i temi sviscerati, introdotti da una
relazione del presidente regionale dell'associazione di
categoria Sebastiano Casu e poi sollecitati dalle domande
individuate e rivolte ai candidati dal giornalista Luca Telese.
Si parte dai trasporti, poi i temi cari alla platea, turismo e
commercio. Per Soru "si deve uscire dall'estemporaneità: in
questi anni abbiamo visto invenzioni anche imbarazzanti, si è
persa la possibilità di portare a termine il processo iniziato
di un'agenzia regionale di promozione della Sardegna, la
realizzazione di una Dmo che mette insieme tutte le esperienze
per cercare di promuovere l'isola come unica destinazione. Tutti
conveniamo sull'allungamento della stagione, ma ci sono diverse
stagioni e diversi tipi di turismo". Per Todde "invece di
pensare al folclore serve costruire la domanda di turismo e
supportare le piccole realtà imprenditoriale che non riescono a
stare sul mercato".
Sul patrimonio storico e identitaria della Sardegna Soru
lancia l'idea di "un nuovo Betile fatto non di cemento bianco ma
di bit, un grande contenitore digitale di tutto il patrimonio
archeologico e storico scannerizzato e classificato. Crisi del
piccolo commercio e spopolamento. Per Soru "nei piccoli paesi a
rischio spopolamento si deve considerare il commercio come un
pubblico servizio essenziale". Il fondatore di Tiscali punta
sulla fibra ottica e la transizione digitale insieme
all'ambiente, "sfruttando la forestazione e i carbon credit per
le imprese che inquinano". Todde non demonizza "l'ecommerce e i
colossi online, si deve stimolare i nostri piccoli commercianti
ad usarlo". Qualche tentativo di botta e risposta e il confronto
si chiude con la stretta di mano.
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