Complici anche le proteste dei trattori che stanno coinvolgendo tutta Europa, Sardegna compresa, con la chiusura di porti e strade, l'agricoltura si impone come tema clou nella campagna elettorale per le regionali del 25 febbraio. Settore nevralgico per l'economia e la società sarda, è il tema più gettonato nei confronti pubblici tra i candidati presidente. Dopo quello organizzato da Copagri la scorsa settimana, diventato un faccia a faccia tra Alessandra Todde per il campo largo Pd-M5s e Renato Soru della Coalizione sarda, questa mattina si è tenuto il secondo appuntamento che ha riunito gli agricoltori iscritti a Confagricoltura.
Presenti questa volta in tre, con la candidata outsider Lucia Chessa per Sardegna R-esiste presente, assente invece il candidato del centrodestra Paolo Truzzu impegnato nel suo tuor nei territorio. I candidati hanno risposto alle sollecitazioni introdotte da Paolo Mele e Giambattista Monne, presidente e direttore di Confagricoltura Sardegna, rivolte dalla giornalista Leyla Manunza e riassunte nelle conclusioni del presidente nazionale dell'associazione, Massimiliano Giansanti.
Ampia la platea al Caesar's hotel di Cagliari, nelle prime file anche le due donne che negli ultimi dieci anni hanno retto l'assessorato, l'uscente Valeria Satta (ricandidata con la Lega e succeduta a un'altra donna, Gabriella Murgia) ed Elisabetta Falchi (giunta Pigliaru). Cinque i macro temi individuati su cui i candidati hanno risposto a turno per circa 15 minuti: dalla Pac europea all'assetto del sistema istituzionale di assessorato e agenzie agricole, passando per lo spopolamento, l'energia e la gestione dei cambiamenti climatici.
Todde punta su una legge quadro per il mondo agropastorale, con le innovazioni dell'agricoltura 4.0 e lo sviluppo delle filiere, mettendo al centro le comunità rurali. Sull'assetto istituzionale della governance pubblica dell'agricoltura Soru ha le idee chiare sul riordino delle agenzie Laore, Agris e Argea, nate su iniziativa della sua stessa giunta: "Io avevo fatto una legge di riordino, chi è venuto dopo ha fatto disordine", ha sottolineato spiegando il nuovo assetto che darebbe al sistema. Chessa si sofferma sulle proteste degli agricoltori in atto e stigmatizza una "Pac calata dall'alto, senza alcuna intermediazione del governo e della Regione per la valorizzare le specificità sarde". L'agricoltura resterà ancora tema caldo della campagna: per venerdì 9 febbraio è atteso infatti un nuovo appuntamento con i candidati organizzato questa volta da Coldiretti alla Fiera di Cagliari.
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