Al palo i lavori sull'ospedale
Marino di fronte al mare che non sarà più destinato ai malati ma
agli amministrativi. È la denuncia lanciata da Claudia
Zuncheddu, della Rete Sarda - Difesa Sanità Pubblica. "Il cambio
d'uso del Marino - attacca Zuncheddu - da sanitario ad altro,
aleggia da una decina di anni nel mondo politico regionale.
Nessuno ha voluto salvare il prestigioso ospedale al servizio di
tutta la Sardegna, con le sue eccellenze come la chirurgia della
mano e la camera iperbarica. Lo stato di abbandono
dell'ospedale, senza alcuna manutenzione ordinaria, era da tempo
presagio di chiusura".
Zuncheddu fornisce una breve cronistoria di quanto sta
accadendo: "Uno smantellamento - insiste - agevolato anche dal
blocco del turnover e riduzione del personale sanitario. La
pandemia poi, è stata la manna dal cielo. Il Marino diviene a
tutti gli effetti il secondo Covid hospital per Cagliari e il
sud Sardegna. La clinica ortopedica si trasferisce al
Policlinico universitario e i traumatizzati in parte al Brotzu e
in parte al Policlinico. Presidi ospedalieri a loro volta a
rischio di implosione per il sovraccarico di servizi e la
carenza di personale. La camera iperbarica che copriva H24 le
urgenze emergenze di tutta la Sardegna, con ottimi
professionisti dall'Ortopedia alla Chirurgia d'urgenza è ormai
un'isola in abbandono nel deserto sanitario. Le ricadute sui
pazienti sono pesantissime in tutta l'Isola".
Conclusione: "Dopo lo smantellamento, il mistero sui recenti
lavori di ristrutturazione del Marino è presto svelato -
conclude Zuncheddu - La recente inaugurazione del Centro di
Terapia del dolore, trasferito dal Binaghi al nuovo pronto
soccorso del Marino, appare come copertura sanitaria per altre
destinazioni d'uso dell'ospedale. Non vorremmo che risorse
finanziarie previste dal Pnrr per la salute, andassero impegnate
in ristrutturazioni di ospedali scientemente smantellati, da non
restituire ai malati. I tre piani dell'ortopedia e della
chirurgia della mano dell'ospedale Marino, finemente
ristrutturati con vista a mare, non ospitano i malati e il
personale sanitario, ma gli amministrativi, dal Direttore
generale al suo staff. E' così che gli ospedali non si chiudono
ma si trasformano. Un'anomalia da verificare".
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