Vento di Sardegna continua a
correre alla Global solo Challange, il giro del mondo in
solitaria. E in mezzo alla bufera doppia Capo Horn: lo skipper
italiano Andrea Mura è sempre terzo, ma ha recuperato circa un
giorno su First light in seconda posizione.
Arrivare alla punta più a sud della Terra del Fuoco è stato
difficile: c'era una tempesta ad attendere il navigatore sardo.
E Mura tra sabato e domenica è stato costretto a rallentare per
non finire proprio nel cuore della bufera. Lunedì sembrava il
momento giusto per passare. Mura ha preparato la barca al
meglio. Nonostante tutte le precauzioni durante la notte Vento
di Sardegna ha subito numerosi danni. Un'onda ha completamente
distrutto la capote sul lato sinistro della barca, ha piegato i
tubi e squarciato la plastica. Uno dei tubi ha sfondato la
coperta con il conseguente allagamento della barca con tutti i
rischi di ipotermia del caso. Lo skipper è riuscito, nonostante
il freddo per la mancanza di riscaldamento, a riparare alcuni
dei danni più gravi e a proseguire la sua rotta. Alle 2 del
mattino, Capo Horn è stato finalmente doppiato.
Insieme a Vento di Sardegna, Mura è in mare da 80 giorni e ha
percorso quasi 19 mila miglia nautiche, solo 7.000 miglia lo
separano da Marina Coruña, il traguardo. Questo è l'ultimo
obiettivo: compiere la risalita verso la Spagna nel più breve
tempo possibile. L'arrivo è previsto per il prossimo 9 marzo.
Cinque giorni distanziano lui dalla statunitense Cole Brauer a
bordo di First Light, seconda nella classifica provvisoria e che
ha appena superato l'Uruguay per portarsi davanti alla costa
brasiliana. Sempre primo l'altro statunitense, Philippe
Delamare, a bordo di Mowgli: l'arrivo stimato per lui è il 22
febbraio.
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