All'interno del Parco di Porto
Conte saranno organizzate battute di caccia al cinghiale per
aumentare il numero di capi abbattuti e contenere in maniera più
efficace la presenza degli animali nella zona.
Si tratta di una soluzione sperimentale decisa nel corso di
una riunione che si è svolta nei giorni scorsi fra i
rappresentanti dell'Ente parco, della Provincia di Sassari e
delle associazioni di coadiutori che, dal dicembre scorso,
partecipano alle poste previste dal piano di contenimento
provinciale 2023-2025.
Le poste calendarizzate nel piano di contenimento andranno
avanti fino a maggio, ma per ottenere maggiori risultati e
ridurre sensibilmente la presenza dei cinghiali sui terreni
agricoli di prossimità e sulle arterie stradali, in aggiunta
potranno essere organizzate classiche battute di caccia.
Per avviare questa sperimentazione però, il Parco dovrà prima
ottenere le necessarie deroghe al divieto di caccia all'interno
dell'area protetta. "Le azioni di contenimento messe in atto dal
Parco e dalla Provincia hanno ridotto la densità degli animali
rispetto a un decennio fa", spiega il vice-presidente del Parco,
Adriano Grossi.
"Certo è che l'attività va comunque svolta e in maniera
intensiva per contenere la specie che ovviamente non potrà mai
essere eradicata - aggiunge - Ed è altrettanto vero che la
Regione e il Comune di Alghero, devono comprendere che la piaga
dei danni alle persone e alle colture causata dai cinghiali deve
essere affrontata anche sul fronte degli investimenti
finanziari. Non può essere gestita solo affidandosi alla buona
volontà dei coadiutori volontari".
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