Si chiude l'epoca dei Moratti, ma
"si sta andando anche verso la chiusura di un'altra epoca,
quella dei combustibili fossili, quella dell'energia prodotta
dal catrame, quella della benzina", commenta così il candidato
della Coalizione sarda e imprenditore, Renato Soru la notizia
del passaggio del 35% delle quote di Saras dalla famiglia
Moratti al gruppo internazionale Vitol.
"Ci sono dei temi che riguardano l'energia e l'industria del
futuro che hanno una dimensione globale e capisco che la
famiglia abbia deciso di farsi da parte e lasciare spazio a
iniziative industriali ed economiche più grandi", ha evidenziato
Soru a margine del confronto con gli altri candidati alle
regionali del 25 febbraio organizzato da Confindustria Sardegna.
"Per quanto riguarda la sardegna non cambierà molto, cambierà la
titolarità di chi dispone delle azioni di una società che è
sarda e resterà sarda", è convinto l'ex presidente.
"Sono rispettoso delle scelte che fanno i privati e di una
realtà che ha deciso di vendere una parte delle quote a una
società importante - ha chiarito il candidato del centrodestra
Paolo Truzzu -, la politica farà di tutto per mantenere una
presenza di questo tipo nel territorio".
Per la candidata del campo largo Pd-M5s Alessandra Todde la
Vitol "è una multinazionale importante presente in tanti paesi,
un nome noto nella gestione delle materie prime ed energetiche,
sarà importante - sottolinea Todde - vedere quali piani di
sviluppo avrà per la Sardegna e capire come intende rilanciare
la produzione e affrontare la transizione energetica per
migliorare la gestione del la raffineria in Sardegna. Sono temi
importanti su cui ci concentreremo dopo il 25 febbraio".
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