"Sottoscrivo il documento
dell'associazione Arc e delle altre organizzazioni che lavorano
per la comunità Lgbtq+. La diversità è ricchezza. Ognuno deve
poter autodeterminare se stesso e quindi il proprio sesso, le
proprie scelte di vita, i propri propri orientamenti sessuali ed
è compito della politica fare di tutto per affermare questi
diritti e intervenire con azioni concrete". L'ha detto il
candidato della Coalizione sarda Renato Soru che ha risposto
all'appello delle associazioni Arc Odv, Mos Movimento
Omosessuale Sardo, Famiglie Arcobaleno Sardegna, Agedo Cagliari,
Unica Lgbt, Sardinian People For The Queer Revolution E Lila
Cagliari che, su Facebook, hanno chiesto un impegno a candidate
e candidati per la presidenza della Regione a tutela dei diritti
e per la parità di accesso a servizi sanitari e assistenziali.
"Ci impegneremo - ha scritto il candidato - affinché la
politica recepisca queste istanze. Interverremo quindi con
azioni concrete: inseriremo il principio di non discriminazione
nella legge statutaria, avvieremo politiche attive per il
lavoro, politiche sociali, politiche sanitarie e per la casa per
famiglie non matrimoniali e coppie civili. Promuoveremo anche
iniziative di sensibilizzazione e formazione del personale
regionale, del sistema sanitario e socio-assistenziale e
potenzieremo i centri antiviolenza. È nostra intenzione inoltre
far nascere in Sardegna un centro specializzato su fertilità e
fecondazione assistita".
"L'ho già detto - ha poi aggiunto il leader della Coalizione
sarda - un mese fa a Sassari, in un incontro con il Mos, e lo
ripeto. Su questi temi, come società italiana e sarda, siamo in
forte ritardo. Forse per disinteresse o perché riguarda un
numero di persone che non sono un target elettorale o un gruppo
di pressione particolarmente rilevante. Io penso che in Sardegna
dev'essere garantita a tutti la libertà di autodeterminarsi sul
corpo e nelle scelte di vita. E la Regione ha il dovere di
prendere in carico anche i bisogni sanitari e di assistenza
delle persone queer: laicamente, senza pregiudizi, senza
ideologie o fanatismi".
"Ci sono - ha concluso Renato Soru - un sacco di diritti
trascurati e che non hanno una risposta, per i quali lo Stato,
in tutte le sue incarnazioni anche territoriali, sembra molto
lontano e per i quali non ha la capacità di dare risposte da
solo. Le risposte a questi diritti invece possono arrivare da
una Regione che, da un lato, devolva capacità verso il basso e
dall'altro, utilizzando bene le risorse che ha, valorizzi il
ruolo della sussidiarietà orizzontale, delle associazioni e del
terzo settore. L'attenzione da parte nostra è massima, la
diversità è ricchezza e lo dimostra anche la rappresentanza di
candidate e candidati e attivisti del mondo Lgbt nelle nostre
liste".
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