"Ciuffo" ha ripreso oggi a volare,
libero, nel cielo sopra le falesie di Bosa, dove è nato tre anni
fa. E' il primo grifone in Sardegna completamente ristabilito
dopo una elettrocuzione che, quando era stato trovato ferito
nell'aprile 2023 e soccorso dagli uomini del Corpo forestale
nelle campagne di Pozzomaggiore, sembrava averlo condannato a
morte sicura.
A rimetterlo in piedi e restituirgli la libertà di volare
sono state le cure dei veterinari del Centro di recupero della
fauna selvatica di Bonassai, a Sassari, dove "Ciuffo" è rimasto
ricoverato per 10 mesi.
Oggi l'animale, che lo scorso anno era stato ritrovato grazie
alla segnalazione del fotografo naturalista Uccio Succu, è stato
liberato nel Bosano, ed è entrato a far parte della comunità di
grifoni di Life safe for vultures, il progetto di ripopolamento
e salvaguardia dei grifoni in Sardegna, di cui è capofila il
Dipartimento di Medicina veterinaria dell'Università di Sassari,
con partner l'Agenzia Forestas, il Corpo forestale,
E-Distribuzione e la Vulture conservation foundation.
La liberazione è avvenuta davanti ai bambini della prima
elementare di Bosa, che emozionati hanno spinto con i loro
applausi il volo di Ciuffo.
"Era arrivato nella nostra clinica in condizioni disperate,
con delle lesioni al radio e all'ulna particolarmente
significative e certamente imputabili all'elettrocuzione" ha
ricordato Marco Muzzeddu, veterinario di Forestas. "Dopo dieci
giorni di cure abbiamo iniziato a pensare che avremmo potuto
salvarlo, ma temevamo di non assistere a ciò che abbiamo visto
oggi".
Fiammetta Berlinguer, responsabile scientifica del progetto,
ha dotato l'esemplare di un trasmettitore satellitare per
poterne monitorare i movimenti e poterne tracciare le abitudini:
"Poter osservare i suoi comportamenti ci consentirà di disporre
di ulteriori elementi utili per indirizzare al meglio anche le
future attività di conservazione".
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